Julija Majarcuk su Tinto Brass e gli esordi, l’attrice ucraina si racconta ai microfoni del format ‘I Lunatici’ in onda su Rai Radio2
Julija Majarcuk: “Tinto Brass e la pacca sul sedere, con me fu diverso. Napoli? Mi ha colpito un aspetto”. L’attrice ucraina è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.
Julija Majarcuk ha capito subito che sarebbe diventata attrice. “Ho scoperto che avrei voluto recitare fin da bambina,. Piccolissima ma facevo sempre gli spettacoli in parrocchia o a scuola. Cercavo sempre di primeggiare, la voglia di palcoscenico l’ho sempre avuta e fortunatamente ci sono riuscita. L’arrivo in Italia? Avevo 19 anni e sono arrivata a Napoli”.
Il rapporto con Napoli. “È una città che ha delle caratteristiche diverse dalle altre. La prima cosa che mi ha colpito moltissimo è il traffico: avevo paura ad attraversare la strada. Mi stupì anche il calore dei napoletani, dal primo momento che ti conoscevano volevano conoscere tutto della tua vita”.
Gli incontri più importanti della carriera: “Un incontro affascinante che non ha avuto sviluppo è stato con Giuseppe Tornatore. Mi ha colpito molto. Un’altra persona che è stato un piacere incontrare è stato Vincenzo Salemme. Un grande signore, con enorme cultura. Comico, regista e autore che stimo moltissimo e con cui ho lavorato tanto”.
Julija Majarcuk: “Tinto Brass e la pacca sul sedere, con me fu diverso”
Sul set di ‘Trasgredire’: “Sono ancora grata a quella occasione, se dopo tanti anni faccio ancora questo lavoro è merito di quella occasione. Tinto Brass era preceduto da una fama scandalosa. Ero la protagonista del film, molto coccolata dalla produzione. C’erano delle scene di nudo, ma col mio corpo ho sempre avuto un rapporto di grande serenità”.
Il rapporto con Tinto Brass: “Ho affrontato quel lavoro con grande tranquillità, Tinto era una persona molto seria, di grande cultura, accompagnato sempre dall’onnipresente moglie. Lui e la moglie erano molto uniti, le persone da fuori non lo sanno, Tinto aveva un personaggio col quale giocava. Tra noi c’era complicità, ma io ho messo subito le cose in chiaro. Lui aveva l’abitudine di dare la pacca sul sedere alle attrici, ma io dissi che con me non doveva farlo e lui ha rispettato questo accordo”.
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