Il dramma di Rita Pavone raccontato per la prima volta, un malore improvviso e molto grave stava per portarla via. La confessione
Il dramma di Rita Pavone: “Mi hanno riportata al mondo per un pelo. Se oggi sono qui lo devo a una persona”. La cantante, tra le 24 voci in gara al 70° Festival della Canzone Italiana ha parlato di quando nel 2003 finì su un tavolo operatorio, salvata in extremis: «Avevo piccole fitte al petto a cui però non davo nessuna importanza, cantavo, andavo di qua e di là, ballavo come una matta, fino a che sono piombata a terra ché l’aorta era quasi già bella e otturata. Mi hanno riportata al mondo per un pelo. Se oggi sono qui a Sanremo lo devo al destino che mi è stato amico e a Renato Zero che amico mi è stato altrettanto».
Nel 2010 proprio Renato Zero la vuole tra gli amici-colleghi sul palco di Villa Borghese nei concerti con cui festeggia i 60 anni. «Mi ero ritirata già da cinque o sei anni. Dissi a Renato: “Non annunciarmi, non dire niente…” e arrivai in scena a sorpresa. Scoppiò il finimondo. Così mi son detta: cosa ci faccio a casa, con le mani in mano? E da allora mi sono rimessa in marcia».
«Alla fine di una puntata di cui era ospite anche Elvis Presley, uno dei miei miti, lui si avvicina e mi fa: “Sei in gamba, ragazza. Farai strada e sarà molto lunga”. Toccai il cielo con un dito», le sue parole riportate da ‘Il Messaggero’. Profezia avverata: «Infatti sono ancora qui, grazie alla mia voce che è rimasta intatta. La faccia no, le rughe mostrano per intero la mia anagrafe. Ma di quelle non mi è mai importato nulla».
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