Ictus, nuova cura basata su esosomi ha portato benefici oltre le aspettative degli scienziati che l’hanno messa a punto. La speranza arriva dagli Usa
Ictus, nuova cura basata su esosomi: “Benefici oltre le nostre aspettative”. I ricercatori dell’Università della Georgia stanno lavorando ad una nuova cura contro l’ictus, che potrebbe presto affiancarsi ai farmaci attualmente impiegati nel trattamento della patologia neurologica. La terapia si basa su vescicole note come esosomi. La speranza arriva dopo i test positivi effettuati nel corso di uno studio osservazionale condotto sui maiali, dove si è rivelata in grado di consentire un pieno recupero.
A tal proposito ne ha parlato Steven Stice, ricercatore e docente dell’Università della Georgia: “I benefici della terapia hanno superato le nostre aspettative. Grazie al trattamento è possibile rimettersi in piedi anche dopo un grave ictus”, ha detto lo studioso.
Stice e i suoi colleghi del Centro di Bioscienza Rigenerativa dell’Università della Georgia hanno analizzato gli effetti derivati dallo spostamento della linea mediana (la fessura longitudinale che divide gli emisferi del cervello) e sono riusciti ad arrivare ad un importante risultato.
Ictus, nuova cura dagli Usa basata su esosomi
Ovvero determinare come un trattamento minimamente invasivo riesca a coinvolgere gli esosomi, influenzando la riparazione dei danni causati da un ictus di grave entità. Queste vescicole sono dei potenti mediatori della comunicazione tra le cellule e possono modificare il comportamento delle unità biologiche vicine. Nel corso della ricerca sono state somministrate ai maiali per via endovenosa.
I risultati della ricerca, pubblicati sulle pagine della rivista di settore Translational Stroke Research, mostrano che le cellule cerebrali non trattate vicino al sito della lesione da ictus sono rapidamente morte per mancanza di ossigeno e hanno sviluppato segnali di danno attraverso la rete cerebrale, potenzialmente compromettendo milioni di cellule sane. Nelle aree del cervello trattate con gli esosomi, invece, è stato possibile interrompere il processo di morte cellulare.
Non è la prima volta che nuovi trattamenti per l’ictus vengono messi a punto grazie a test condotti su maiali. Durante il 2019, infatti, un team dell’ Università di Yale, guidato da Nenad Sestan, è riuscito a ripristinare le funzioni delle cellule e la circolazione del sangue nel cervello di alcuni esemplari morti da svariate ore. Ma il riavvio dell’ attività elettrica associata alla coscienza, non è stato possibile.
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