L’azienda svedese Ikea è stata condattanata ad un risarcimento record per il caso del bimbo morto in una cassettiera
Bimbo morto in una cassettiera: Ikea accetta l’ accordo nella causa per il piccolo californiano di due anni deceduto dopo essere stato schiacciato da una cassettiera Malm, non fissata al muro come indicato dalle istruzioni fornite dal gigante svedese dei mobili.
Ad annunciare l’ accordo, che prevede l’ esborso di un maxi risarcimento da 46 milioni di dollari da parte del colosso svedese, è stato l’ avvocato di Joleen e Craig Dudek, i genitori di Jozef, morto nel maggio 2017, ed è stato confermato da un portavoce di Ikea.
I Dudek avevano fatto causa a Ikea nel 2017 al tribunale statale della Pennsylvania, dove ha sede il quartier generale nordamericano di Ikea. I genitori della vittima hanno sempre sostenuto che il produttore di mobili era informato sul difetto della sua linea di cassettiere Malm, incline a ribaltamenti, e non era riuscita ad avvertire i clienti del design instabile.
Ma già nel 2016 si erano verificati episodi simili, al punto che l’ azienda svedese fu costretta ad accordarsi per un risarcimento di 50 milioni di dollari per altre tre famiglie di bambini uccisi da mobili caduti (FOTO – ‘La cassettiera della morte’ Ikea: già otto bambini vittime del mobile. Ritirato dal mercato).
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