I cani sanno contare anche senza addestramento: la scoperta arriva da uno studio dell’Emory University, pubblicato su Biology Letters
I cani sanno contare. Mentre le scimmie sono abbastanza abili da utilizzare e condividere strumenti per diverse attività. Le evidenze scientifiche sono risultate convincenti attraverso neuoroimaging che permette l’ osservazione diretta delle aree cerebrali coinvolte nei processi cognitivi in atto.
Lo studio dell’ Emory University, pubblicato su Biology Letters dimostra che i cani sanno contare, o meglio: riescono a distinguere e calcolare la numerosità degli oggetti. Gli scienziati Il hanno evidenziatimo un meccanismo neurale comune tra esseri umani e cani dato dalla nostra comune appartenenza ai mammiferi.
Gregory Berns, professore di psicologia e autore senior dello studio, ha affermato: “Il nostro lavoro non mostra solo che i cani usano una parte simile del loro cervello per elaborare il numero degli oggetti come fanno gli umani, ma dimostra che non hanno bisogno di essere addestrati per farlo”.
Anche la coautrice Stella Lourenco, associata di psicologia all’ Emory ne ha oarlato: “Comprendere i meccanismi neurali, sia nell’uomo che attraverso le specie, ci dà un’idea di come il nostro cervello si è evoluto nel tempo e di come funziona adesso”.
Per quanto riguarda le scimmie, lo studio pubblicato dalla rivista Proceedings of the National Academy of Science sembra smontare l’ impalcatura di pregiudizi intorno all’ intelligenza dei primati.
Lo sottolinea Stephanie Musgrave, antropologa dell’ università di Miami che con i colleghi di Washington e St. Louis ha confutato la sommaria tesi. “Si ritiene spesso che i primati non umani apprendano le abilità con gli strumenti osservando gli altri e praticando da soli, con scarso aiuto diretto da parte delle madri o degli altri esemplari esperti nell’ uso degli strumenti”.
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