La bella storia di Natale, il cane Christmas salvato dalla morte nel Varesotto da due fratelli che lo hanno trovato in fin di vita
La storia di cane Christmas era iniziata nel peggiore dei modi, ma ha avuto il lieto fine. Come racconta La Stampa, Christmas è un cane abbandonato nei giorni scorsi in un bosco in valle Olona, nel Varesotto e trovato in fin di via da due fratelli.
I due fratelli, Alessia e Gastone Giudici, erano a passeggio con i loro cani quando hanno visto un animale bianco adagiato sulle foglie e lo avevano scambiato per una pecora. In realtà era un cane, in fin di vita, di circa tre anni, un incrocio fra un maremmano e uno spinone, con gli occhi grigio-azzurri e il naso rosa.
I due ragazzi hanno immediatamente chiamato l’Asl, l’accalappia cani e le Forze dell’Ordine.”Si è dovuto aspettare che arrivassero gli incaricati della provincia di Varese, perché la competenza è territoriale. Nell’attesa tutti coloro che erano sul posto hanno dimostrato attenzione e cura per Christmas, anche i vigili di Marnate, davvero premurosi e gentili”. Racconta Alessia.
Il cane è stato certamente maltrattato, abbandonato a se stesso per diverso tempo, poi, quando le sue condizioni sono peggiorate, il suo proprietario ha deciso di lasciarlo nel bosco, in un punto isolato e lontano dalla strada. Secondo i medici non stava mangiando da un mese e si stava lasciando morire, ma ora sta reagendo.
La bella storia del cane Christmas
Alessia racconta che dopo aver divulgato la storia di Christmas sui social, tantissime persone si sono fatte avanti per aiutarlo ed adottarlo. Per ora il cane si sta riabilitando, sta riprendendo a nutrirsi anche se non si sa ancora se riporterà un danno neurologico.
Come racconta Alessia. “Non sappiamo se avrà un danno neurologico, visto che sembra sia rimasto sul fianco sinistro senza potersi muovere per almeno una settimana, ma intanto gli stanno facendo fare fisioterapia per recuperare tono muscolare e gli è tornato l’appetito…”
E ancora: “Abbiamo già diverse famiglie che si sono dette pronte ad adottarlo, anche nell’eventualità che gli vengano riscontrati problemi neurologici. Adesso vorremmo scoprire qualcosa in più sul suo passato, se qualcuno lo aveva visto in qualche giardino sul territorio: speriamo di poter arrivare a delle risposte. Grazie davvero a tutti, è qualcosa di bello che abbiamo realizzato insieme”, conclude.
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