Alba Parietti a La Zanzara risponde a Giampiero Mughini
Alba Parietti è intervenuta nel corso del programma La Zanzara condotto da Giuseppe Cruciani ed ha commentato la rissa verbale avuta con Giampiero Mughini. “Non sopporto il fatto che una persona debba essere per forza intellettualmente disonesto e sputtanare gli altri senza motivo, cosa che fa da anni, tra l’altro senza argomenti… E’ intellettualmente disonesto. Per il semplice fatto che una persona mi attacca da anni senza argomentare solo sulla base di pregiudizi tra l’altro machisti, maschilisti. Sono anni che dice che io non capisco nulla, che sono una non in grado di esprimere concetti”.
Giampiero Mughini ospite a Vieni da Me con Caterina Balivo, ad una domanda sul suo rapporto con Alba Parietti, aveva commentato. “Non penso che Alba Parietti sia la grande pensatrice del nostro secolo, che lei pensa di essere. Come quando parla della seconda guerra mondiale..”.
La Parietti a La Zanzara ha risposto. “Come fa a dire che io non conosco la storia, soprattutto la Seconda Guerra Mondiale quando io ho appena scritto un libro su questo, peraltro studiando, andando sui luoghi della Resistenza, documentandomi da quando sono nata. Lui esprime sempre una sorta di senso di superiorità, come se io non fossi in grado di parlare di queste cose”.
Alba ha poi proseguito. “Credo che Mughini faccia parte di una categoria di persone per cui le donne dovrebbero stare relegate e ghettizzate dentro certi ruoli. A lui da fastidio che io esprima delle idee, dei pensieri di senso compiuto, senza offendere mai, perché non ho mai offeso né lui né altri… Un grande intellettuale tanto per incominciare dovrebbe stare al passo con i tempi e adeguarsi ai linguaggi e non parlare con quel birignao ridicolo, con quelle giacche ridicole con cui si presenta sempre”.
La Parietti ha continuato su Giampiero Mughini raccontando di non sapere perchè lui ce l’abbia con lei. “ Questo bisognerebbe chiederlo a lui o al suo psicologo. Io non sono in grado di dare una risposta. Ieri ha messo in dubbio anche la storia che io abbia rifiutato nove miliardi da Berlusconi. Prima l’ha detto, dopo se l’è rimangiato. Altrimenti ero pronta a querelarlo. Se non fosse vero il primo a smentire tutto sarebbe stato Berlusconi stesso… Evidentemente lo infastidisce che ci siano persone che sono in grado, pur non avendo probabilmente la sua così raffinata cultura, di fare meglio di lui le cose che lui fa. Perché lui scrive ma i libri bisogna anche venderli, oltre che scriverli. Vende poco? I dati sono evidenti”.
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