Massimo Boldi, De Sica e De Laurentiis unici in un aspetto, lo spiega l’attore rivelando qualche retroscena sulla sua carriera a ‘Il Giornale’
Massimo Boldi: “Io, De Sica e De Laurentiis unici in un aspetto. Bertarelli? Mi diede del cane, così lo invitai a casa mia e…”. L’attore rivela qualche retroscena sulla sua carriera nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni della collega Cinzia Romani per ‘Il Giornale’.
Caro Massimo Boldi, è vero che con Bertarelli era inimicizia profonda?
«All’inizio, certo. Dopo anni di critiche furibonde e di stroncature secche, sempre col pollice verso quando interpretavo qualsiasi film e lui sempre a dire che ero un cane, gli mandai un telegramma. Vietandogli di nominarmi nei suoi articoli. Erano i primi anni Novanta».
E il telegramma funzionò?
«Altroché. Lui smise di darmi del cane e di prendersela con i cinepanettoni. Non contento, però, io a un certo punto lo invitai a casa mia, a vedere un film. Sono un cinéfilo e a casa ho mille pellicole e un grande schermo: a volte, devo regalare i film alla Cineteca di Milano, non avendo spazio. E le cose cambiarono da così a così».
Non le bastava la cessazione delle ostilità?
«No, volevo anche fargli capire che una persona come me, che ama il cinema e lo conosce, non può essere semplicemente un cane. In effetti, dopo essersi accomodato sul divano di casa mia, iniziammo a parlare. Non ricordo quale fosse il film condiviso, ma dopo quella visione privata stringemmo un sodalizio. Fatto di stima reciproca».
In effetti oggi il mestiere del critico non serve più a molto: c’è Internet, Twitter, i blog…
«È vero. Anche se i blog sono fatti da ragazzini che nulla sanno della materia cinematografica, pagati pochissimo, quando pagati. Una volta mi sono preso lo sfizio di stanare quattro-cinque di questi blogger che mi attaccavano, sempre a proposito dei cinepanettoni. Per poi scoprire che erano miei estimatori. Insomma, degli aficionados che sbavavano sulla tastiera».
Si parla ancora dei benedetti cinepanettoni, anche se quest’anno non se ne vedono in giro…
«Alt! Occorre fare una precisazione: io, Christian De Sica e Aurelio De Laurentiis siamo gli unici veri rappresentanti di questo genere popolare. I film che circolano adesso, non sono cinepanettoni. C’è una formula precisa, perché si possano chiamare così. Ed io, in giro non la vedo».
Alle Giornate professionali di cinema di Sorrento, dove ha ricevuto il Biglietto d’oro, ha detto che tornerà insieme a De Sica. Conferma?
«Stiamo già lavorando alla sceneggiatura d’un film da girarsi nel 2020. Io e Christian siamo campioni d’incasso e abbiamo girato in India, in Egitto e in altri luoghi caratteristici. Se dopo 13 anni siamo tornati insieme per Amici come prima, sbancando il botteghino, perché non dovremmo riprovarci?».
Tornando a Massimo Bertarelli, come preferisce ricordarlo?
«Come un amico, che mi sono conquistato».
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