Pietro Genuardi, attore italiano, è stato ospite della trasmissione Vieni da Me nella puntata andata in onda oggi, venerdì 6 dicembre su Raiuno
Pietro Genuardi: “Attore grazie ad una coreografa. Quando mio figlio mi chiede della droga…”. Ospite a Vieni da Me nella puntata andata in onda oggi, venerdì 6 dicembre, l’ attore racconta la sua vita privata e professionale, rispondendo alle domande della conduttrice Caterina Balivo.
L’ approdo nella Capitale. “Quando sono arrivato a Roma ero insieme ad un grande amico che è stato un grande artista, mancato da poco. Sto parlando di Manuel Frattini”.
In una intervista rilasciata ai microfoni del settimanale Diva e Donna, Genuardi ha rivelato che c’ è stata anche la droga nella sua vita. “La mia storia con le droghe si è limitata alla cocaina, senza mai abusarne. Ho avuto la fortuna di scansare il periodo dell’eroina. Ne ho persi di amici da ragazzino”.
Oggi Pietro Genuardi a Vieni da me racconta di quando il figlio gli ha chiesto se avesse fatto uso di droghe. “Quando gli ho detto di sì è rimasto pietrificato, voleva che gli avessi risposto di no, invece ho voluto raccontare tutto per fargli capire perché avevo sbagliato”
La carriera. “Nasco come ballerino. Feci un corso paramilitare con un mio amico. Un giorno lui mi disse che andava a fare un corso di danza perché gli serviva per i muscoli, essendo un brevilineo. Ci andai anche io e da lì iniziai. Poi l’ avvento delle televisioni private. All’ epoca prendevano tutti e ho iniziato a lavorare così. Perché sono diventato attore? Ero fidanzato con una coreografa e ad un certo punto lei mi ha detto di darmi da fare per iniziare a lavorare come attore. Mi sono preparato e ho mosso i primi passi”.
Pietro Genuardi: “Attore grazie ad una coreografa”
L’ adolescenza. “Mio padre lavorava in una compagnia di assicurazioni e sotto al suo ufficio c’ era una scuola di scherma. Feci per parecchi anni fioretto e sciabola. Quando è mancata mia mamma, pensavo che anche mio padre, visto che sono stati insieme per 51 anni, perdesse la voglia di vivere e invece fa cinque crociere all’ anno. Mi ha confessato che ha conosciuto una donna che vive perennemente in crociera perché spende di meno. Ogni 17 del mese, in particolare il 17 agosto, che è il giorno in cui è venuto a mancare, scrive, ancora oggi, delle lettere d’ amore a mia madre”.
Il rapporto speciale con il figlio. “Jacopo ha quasi 29 anni, ha studiato negli Stati Uniti e sono molto fiero di lui. Auguro di avere a tutti un figlio come Jacopo perché con lui ho avuto zero problemi”.
L’ incontro con la moglie. “Durante uno dei miei viaggi in Kenya ho incontrato la mia compagna Linda che fa l’ assistente di volo per una nota compagnia italiana. Da quando tempo stiamo insieme? Sono sette anni. Avere la mia donna nel letto mi piace ma quando non c’è non soffro. Mi basta sapere che Linda c’è per me e io ci sono per lei. Lei è una persona meravigliosa”.
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