Marco Baldini a Vieni da Me ripercorre gli anni nel baratro del gioco d’azzardo
Marco Baldini è stato ospite di Caterina Balivo a Vieni da Me ed ha raccontato episodi della sua carriera a partire dal sodalizio artistico con Fiorello al vizio del gioco. Baldini era approdato a RadioDejay quando un giorno su chiamato da Claudio Cecchetto. “Mi disse, c’è un tizio che arriva dai villaggi turistici… Era Fiorello naturalmente”.
E proprio sugli anni condivisi con lo showman, racconta. “C’è stata subito intesa… La prima volta che lo incontrai mi disse: assomigli a Stallone. Lui arrivava sempre all’ultimo momento. Noi eravamo un po’ i due dell’ultimo banco in classe. Ho capito subito che era un fenomeno”.
Baldini racconta che prima dell’approdo alla radio, ha fatto tanti lavori diversi. “Confesso di aver fatto anche il rappresentante dei prodotti per parrucchiere. E ammetto che è stato il mestiere più bello. Lavorare in un ambiente femminile non era male. Ho fatto anche il custode a Firenze”.
Il conduttore ripercorre anche gli anni di dolore attraversati per colpa della ludopatia. “Mi chiamavano ogni giorno i creditori. Una malattia, una dipendenza patologica di cui ho sofferto. Più che malattia, questo lo ho imparato con l’ analisi, è la conseguenze di un disagio psicologico più profondo. Vedevo i miei colleghi già famosi e ricchi e credevo col gioco di poter diventare ricco come loro. Purtroppo mi sono accorto di tutto quando era già tardi”.
Baldini racconta di aver iniziato puntando sui cavalli, poi di aver proseguito giocando a carte. “Ho smesso nel 2009. Ogni tanto gioco solo al SuperEnalotto”.
Proprio il conduttore qualche mese fa aveva denunciato alla polizia postale un falso spot pubblicitario che utilizzava il suo nome per promuovere un finto arricchimento tramite i bitcoin. Una bufala che il conduttore radiofonico ha indicato come una “truffa” attraverso post e video in diretta sulla sua pagina Facebook. “La rete è piena di post che raccontano che sono diventato milionario grazie ai Bitcoin. Voglio per l’ennesima volta smentire la notizia. Probabilmente si tratta di una truffa, non abboccate. Io non so perché sono stato preso di mira ma questi malfattori mi hanno messo in gravissima difficoltà: primo perché sui siti dove è pubblicata la notizia ricevo centinaia di insulti, secondo perché immaginatevi quanto può gravare una falsa notizia del genere su di me e la mia condizione finanziaria”.
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