Patrizio Oliva ospite a Vieni da Me racconta in lacrime la morte del fratello Ciro
Patrizio Oliva è stato tra gli ospiti di caterina Balivo a Vieni da Me dove ha raccontato della dolorosa morte del fratello Ciro. Il campione di pugilato aveva solo 12 anni ed il fratello 15 quando gli fu diagnosticato un tumore alla gamba.
La Balivo fa ascoltare ad Oliva la canzone ‘ Con quella faccia da straniero’ e lui scoppia a piangere. “E’ una canzone che non ascoltavo da 50 anni, piaceva tanto a mio fratello.. Ciro era bravissimo a giocare a calcio, aveva un dolore alla gamba e mio padre lo vedeva zoppicare, quando gli chiese cosa avesse Ciro non voleva dirlo”. Poi la visita in ospedale, la terribile diagnosi che lo portò all’amputazione della gamba. Ma il tumore era avanzato e dopo 11 mesi il fratello morì.
“Mio padre fece molti debiti e gli comprò una gamba di legno, Ciro continuava a giocare ma dopo 11 mesi ci fui il buio totale nella mia famiglia… Mio padre per due anni sparì. Mia madre era tutti i giorni al cimitero dalla mattina al pomeriggio tardi”. Il dolore durò per 20 anni, Oliva ricorda che la prima candelina ad un compleanno l’ha spenta a 25 anni, dopo aver conosciuto la moglie.
La morte del fratello Ciro per Patrizio Oliva è stata devastante. “Noi capivamo ma non accettavamo, c’erano altri sei figli che andavano seguiti. Oggi che ho i figli capisco che significa perdere un figlio. Io avevo 12 anni siam cresciuti con grandi difficoltà. Mia madre dopo il cimitero tornava e si metteva a letto con mal di testa pazzeschi. Mio padre non beveva alcol ma quando è morto mio fratello si massacrava di vino e liquori”.
Oliva racconta di aver promesso al fratello prima di morire che sarebbe riuscito a diventare un pugile ed è felice di esser riuscito a mantenere la sua promessa.
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