Far West Roma, rapina con conflitto a fuoco a Cinecittà finisce nel sangue con uno dei rapinatori morto per colpo da arma da fuoco ‘amico’
Far West Roma, rapina con conflitto a fuoco finisce nel sangue. Doveva essere un colpo facile, al limite della routine. Ma le cose sono andate diversamente e il bilancio dell’iniziativa balorda è di un morto e un ferito grave. All’obitorio finisce uno dei banditi, il 69 enne Ennio Proietti, fermato il socio, Enrico Antonelli, 58 anni, ferito a una gamba il titolare del Caffé Europeo preso di mira, un cinese di 55 anni, ricoverato all’Umberto I: il proiettile gli si è conficcato nell’inguine. Gli agenti della Squadra mobile e del commissariato Romanina hanno ricostruito la dinamica dei fatti: a uccidere Proietti, personaggio conosciuto dalle forze dell’ordine, sarebbe stato il complice, nel tentativo di quest’ultimo di liberarlo dalla stretta del barista che aveva reagito all’assalto in viale Antonio Ciamarra, a Cinecittà. Nello stesso locale, quattro mesi fa, era morta una giovane per overdose di eroina.
Alle 19.30 la coppia di banditi con i capelli bianchi sotto i cappucci si è presentata davanti al locale. In quel momento c’erano alcuni clienti, insieme con i proprietari, della famiglia Zhou. Il padre, la moglie e la figlia. Un altro figlio è sopraggiunto più tardi. Proietti ha affrontato il primo, mostrandogli una pistola, ma il negoziante gli è saltato addosso, atterrandolo sul pavimento. Antonelli – che nel gennaio ‘99 ferì un maresciallo dei carabinieri, Marco Coira, medaglia d’oro al valor militare, durante un colpo in un supermercato con i due fratelli Claudio e Luciano -, rimasto sulla soglia, ha fatto pochi passi e ha sparato un colpo con la sua pistola alla gamba del cinese. Poi ha cercato di prendere la mira ancora, ma uno degli avventori lo ha spintonato: ha esploso due proiettili che invece del commerciante hanno centrato il complice. Quindi il 58enne è uscito di corsa dal bar ma è stato fermato da un ispettore della polizia fuori servizio. I soccorsi sono stati immediati.
Per Proietti però non c’era nulla da fare: è morto con la pistola ancora in pugno. Zhou è stato invece caricato su un’ambulanza partita per l’ospedale più vicino ma durante il tragitto, viste le sue condizioni, è stata dirottata all’Umberto I. Il cinese è stato operato in serata. Antonelli, contuso a una gamba, è invece finito in Questura insieme con alcuni testimoni della sparatoria. È stato arrestato. All’esterno del Caffé Europeo gli agenti delle volanti hanno trovato lo scooter – un Kymco 250 – che i banditi avrebbero usato per allontanarsi. Aveva ancora il motore e il faro accesi. A notte fonda la Mobile ha ultimato la relazione da consegnare in procura dove il pm Giovanni Bertolini ha già aperto un fascicolo per omicidio e tentata rapina. «È un quartiere tranquillo, ma da un po’ di tempo succedono cose strane. Ad esempio l’Eurospin qui davanti è stato rapinato due volte in un mese», dice un residente. «Mio padre sta bene, ha avuto coraggio, è una persona perbene ma non poteva rimanere fermo», spiega il figlio del barista (fonte: ‘Il Corriere della Sera’).
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