Paolo Bonolis in libreria con ‘Perchè parlavo da solo’
Paolo Bonolis è in libreria con ‘Perchè parlavo da solo’, un racconta della sua vita privata e del suo mondo al di fuori delle telecamere. Un libro intimo ed ironico che il conduttore dedica ai figli ed a quanti lo hanno apprezzato e criticato negli anni.
Bonolis, come riporta l’Ansa, scrive. “I miei figli sono dall’altra parte e potrebbero partire prima che possa raggiungerli. Gli vorrei consegnare quello che ho conservato. Non c’è molto tempo e, senza il mio bagaglio, ho paura che il loro viaggio possa essere più faticoso di quello che intrapresi io. Ho 58 anni adesso che scrivo e, il mio viaggio, l’ho iniziato che ero ragazzo. A quei tempi anche mio padre mi consegnò il suo bagaglio, ma gli bastò allungare un braccio per passarmelo”.
Da sempre Bonolis, come racconta lui stesso, parla da solo per tornare sui suoi pensieri, elaborarli, rivoltarli. E’ nato così questo flusso appassionato e coinvolgente di riflessioni, ricco di ricordi di personaggi ed episodi, in cui Bonolis sorprende i lettori con le sue domande ora poetiche ora al vetriolo: leggerezza e accettazione sono antibiotici per l’esistenza? Un amore è un dato oggettivo o un fiume di farfalle?
In un’intervista aTv sorrisi e Canzoni Bonolis anticipa alcuni capitoli del suo libro, tra cui quello dedicato alla moglie Sonia Bruganelli. “Ha l’intelligenza, la precisione di un cecchino. Sa dove colpire, prende la mira e preme il grilletto”. Il conduttore racconta, infatti, di non essere molto attento alla moda e per questo diventa bersaglio della moglie. “Non do peso al look, alla moda. Mia moglie non si capacita. Le non mi dice ‘Ma come ti sei vestito?’. Lei va oltre. Sonia mi chiede ‘Da che cosa ti sei vestito?’”. E ancora “Mia moglie è velocissima mentalmente”.
Il libro racconta anche degli aneddoti legati agli amici del conduttore. Su Luca Laurenti, sua spalla in tanti programmi di successo, racconta. “Eravamo a Formentera in vacanza a casa mia. A un certo punto Luca apre una scatoletta di tonno e mangia. Era tonno ‘Miao’, se stava a magnà il cibo der gatto! Ma Luca è fatto così, vive in un mondo suo, un mondo a parte”.
Un ricordo particolare è riservato al suo incontro con Freddy Mercury. “Lo incontrai a 25 anni a una cena a Londra. Iniziammo a chiacchierare. Dopo un po’ capii che avrebbe voluto che andassimo da qualche altra parte… Io misi subito le cose in chiaro. ‘Freddie, adoro la sua musica, la trovo fantastico. Ma davvero: non è robba pe’ me'”.
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