Giovanni Ciacci parla del suo nuovo programma a Tv8
Giovanni Ciacci ha rilasciato un’intervista a Gay.it in cui racconta della sua nuova esperienza a Tv8 e si toglie qualche sassolino dalle scarpe. “Perchè in tanti mi detestano? Facile: perché vivono nell’incubo di non essere Giovanni Ciacci”.
Il costumista torna a parlare dal suo allontanamento da Detto Fatto, in una recente intervista aveva dichiarato che il programma era finito dopo il cambio di conduzione dalla Balivo a Bianca Guaccero. “Non banalizzi il tutto, la prego. Ho scelto di lasciare la Rai perché mi aveva impedito qualsiasi possibilità di crescita. Cosa restavo a fare in una rete che non mi permetteva di fare più nulla?”. Gli ascolti sotto tono comunque ci sono. “Questa è l’unica cosa giusta detta da Freccero nell’intervista rilasciata al sito diretto da Peter Gomez, ma io, mi creda, non ho mai gioito per i flop altrui. Cosa vuole che le dica? chi è causa del suo mal, pianga se stesso. I numeri parlano da soli, anche se sedicenti giornalisti di provincia dicono che non so leggere i dati auditel”.
Ciacci è un fiume in piena. “Inutile nascondersi dietro a un dito: senza appoggi politici, in certe reti, non si va da nessuna parte. Secondo lei perché non ho potuto prendere parte al “Dopo Festival” con Nicola Savino, a “Portobello” con Antonella Clerici e a “Domenica In” con Mara Venier? …i nomi, sono sotto gli occhi di tutti”.
Il costumista ora è passato a tv8 di cui racconta. “Ho trovato un gruppo di lavoro meraviglioso e un team di professionisti incredibili. In questi studi c’è un entusiasmo contagioso e con Elenoire Casalegno, che guiderà con me “Vite da copertina”, vado d’accordissimo. Lei è una professionista come poche..Tv8 è una rete libera che sta portando ottimi risultati e che, anno dopo anno, sta creando una squadra fortissima. C’è Enrico Papi, la grandissima Enrica Bonaccorti e poi Alessandro Borghese. Una Tv nuova che non ha niente di meno rispetto alle altre reti, anzi..”.
Ciacci è stato criticato per la sua barba blu ed i suoi look tante volte eccentrici. “I miei haters, oramai, li conosco bene anche perché sono sempre gli stessi: giornalisti di quarta fila e blogger travestiti da agenti tv. Fossi in loro mi troverei di meglio da fare”.
Della Rai, l’amica più preziosa, resta Caterina Balivo. “La sento quasi tutti i giorni. È un’amica. Pensi che quando mi arrivò la chiamata per “Vite da Copertina” fu la prima persona alla quale ne parlai. Erano anni che mi diceva che quel programma era perfetto per me. Fu a dir poco profetica. la sua esclusione dal Gay Pride Milanese? Che la comunità gay è stata a dir poco vergognosa! Cosa avrebbe detto di così grave Caterina? Lei è una gaffeur di natura. È una ragazza spontanea e passionale, e ho trovato imbarazzante questo comportamento da parte di chi dovrebbe conoscere bene la discriminazione. Il popolo LGBT, come sempre, non perde mai occasione per fare una brutta figura. A fine ottobre uscirà il mio nuovo libro, “Favole Arcobaleno – favole di persone libere”, e non sa quanti personaggi si sono rifiutati di entrare a far parte di un libro a tematica omosessuale. Farò tutti i nomi a ridosso della pubblicazione. Vi mostrerò, così, chi sono i veri amici della comunità gay. Ne vedrete delle belle”.
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