Cadaveri fatti a pezzi chiusi in 119 sacchi dei rifiuti. È il ritrovamento shock fatta dalle autorità messicane nei pressi della cmCittà di Guadalajara
Cadaveri fatti a pezzi chiusi in 119 sacchi dei rifiuti, trovati in fossa comune. Si tratta di 29 corpi chiusi in 119 buste di plastica. La scoperta in Messico, vicino a Guadalajara. I medici forensi sono a lavoro per stabilire il numero esatto delle vittime. Al momento, come ha spiegato Gerardo Solis, procuratore capo dello Stato di Jalisco, “ci sono tredici corpi completi e sedici incompleti, per un totale di 29”.
Ed è solo l’ ultima scoperta simile nel tempo. Domenica scorsa, 15 settembre, infatti, a Zapopan, sempre vicino a Guadalajara, nello Stato di Jalisco, le autorità hanno scoperto alcuni resti umani in un pozzo in aperta campagna, che potrebbero appartenere a centinaia di cadaveri, tutti fatti a pezzi. In questo caso si parla di 44 vittime finora contate, ma il bilancio sarebbe molto più grave.
Secondo la ‘Fundej’, organizzazione delle Famiglie unite per gli scomparsi di Jalisco, si tratta della più grande fossa comune mai scoperta nello Stato. I dati forniti dalla Commissione nazionale per le ricerche delle persone scomparse parlano di 78 fosse comuni trovate tra il primo dicembre 2018 e il 14 agosto di quest’ anno: nel solo Stato di Jalisco ne sono state trovate 15 dall’ inizio del 2019, con un totale di almeno 107 cadaveri.
Ben 19 corpi mutilati, alcuni crivellati di proiettili, erano stati scoperti li scorso agosto a Uruapan, nello Stato di Michoacán. In quell’ occasione, gli autori della strage fecero trovare 9 cadaveri seminudi, appesi ad un ponte, per lanciare un avvertimento alle bande rivali.
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