Belen e Stefano si raccontano in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del settimanale ‘Oggi’ dove parlano a tutto tondo della loro vita sentimentale e professionale
Belén è davvero in dolce attesa?
«Ma queste cose non si dicono! Work in progress, lavori in corso».
Il vostro ritorno di fiamma fa sognare gli italiani. Come vi siete riconquistati?
Stefano: «Abbiamo imparato a smussare gli angoli come dovrebbero fare tutti perché non è facile stare insieme tutta la vita, ma bisogna impegnarsi. Non diamo più importanza alle cose inutili, solo a quelle sane, e le alimentiamo tutti i giorni».
Belén: «Siamo felici. Cerchiamo nel bene e nel male di tenerci tante cose per noi, mentre quando eravamo più giovani lavorando in tv ci sembrava naturale e quasi doveroso raccontarci. Oggi non ci piace dirlo ad alta voce, ma siamo sereni».
Il vostro rapporto ora è più maturo?
Stefano: «Siamo cresciuti e non perdiamo più tempo a discutere, non abbiamo più voglia di litigare».
Belén: «Sì, e vogliamo stare insieme fino alla fine dei nostri giorni. Quello che dovevamo sbagliare l’abbiamo sbagliato. Ma la famiglia è importante e deve rimanere unita. Penso sia il regalo più bello che i genitori possano fare a un figlio».
Mi dite un pregio e un difetto dell’altro?
Stefano: «Aiuto, ci vuole fare litigare? Mamma mia, Belén inizia tu».
Belén: «Di pregi De Martino ne ha davvero tanti! Mi piace come si gode la vita, gli basta poco. Sotto quel punto di vista siamo simili, ci piace vivere bene nella semplicità. Quando sono di cattivo umore mi trascina da qualche parte e mi fa tornare felice. Difetti? Ha poca pazienza, ma non con me, con gli altri. Quindi va bene così».
Belén se l’è cavata. Stefano, tocca a lei.
Stefano: «Se sono tornato qui dopo tre anni e mezzo, è perché di pregi ne ha tanti. Uno su tutti: Belén è in grado di farti cambiare umore in poco tempo. Io ho iniziato a lavorare presto, e a volte vorrei sparire. Quando prendo troppi impegni mi lamento, però se non faccio niente mi sento inutile, vivo in un conflitto continuo. Lei è l’unica persona che riesce a rasserenarmi».
E il difetto?
Stefano: «Non si applica abbastanza. Sai quando a scuola ti dicono: “La bambina è capace, ma non si impegna”. Siccome è donna molto fortunata, riesce a raggiungere grandi risultati senza sforzo. Io sono lo stakanovista della coppia e ogni tanto la sgrido».
Tra voi, chi è il più esuberante?
Belén: «Ci diamo il cambio».
Stefano: «Siamo due intrattenitori, a tavola teniamo a banco. E per non diventare insopportabili, ci alterniamo».
Il più disordinato?
Stefano: «Io non trovo mai niente. Chiedi a un uomo di trovare una cosa in casa, non ce la farà mai».
Il più ritardatario?
Belén: «Io sono ritardataria cronica. Mi scandalizzo di me stessa».
Il più litigioso?
Stefano: «Ognuno spegne l’altro. Quando uno inizia, l’altro media. Abbiamo imparato qualcosa negli anni, ci siamo fatti vecchi pure noi (ride, ndr), siamo diventati saggi».
Chi è il vostro maestro di vita?
Belén: «Mia nonna Clara che mi ha cresciuto, perché quando mamma lavorava mi lasciava dalla nonna. Anche noi facciamo così con “Santi”: al posto delle tate abbiamo le nonne. La mia mi ha sempre incentivato alla libertà. Io volevo viaggiare, ho iniziato a lavorare a 16 anni, e lei mi ha sempre incoraggiato, spinto all’indipendenza».
Si sente femminista?
Belén: «Per niente, l’uomo deve fare l’uomo e la donna… la donna. Però è bello stare con qualcuno perché lo vuoi, non perché non te ne puoi andare. Essere indipendenti vuol dire potersi scegliere tutti i giorni».
E lei Stefano?
Stefano: «Anche il mio maestro di vita è il nonno, da cui ho preso anche il nome, come si usa al Sud. Sono cresciuto nel suo bar, il più grande del paese, dove giravano carabinieri, delinquenti, avvocati. Mio nonno mi ha insegnato a modulare. Lui stava sempre dietro la cassa, e lo vedevo di volta in volta cambiare atteggiamento, a seconda di chi si trovava davanti. E lo faceva sempre con dignità e un’empatia particolare. È grazie al suo esempio che sono riuscito ad arrivare qui, a cambiare così tanto la mia vita. La famiglia, l’educazione fanno l’80 per cento del tuo futuro».
E voi a Santiago che tipo di educazione date?
Belén: «Gli trasmettiamo i valori che ci hanno trasmesso i nostri genitori: la famiglia, il rispetto verso gli altri. Mai credersi migliori. Ogni tanto ci preoccupiamo: pur essendo un “figlio di”, sarà felice? Sarà una persona giusta? Quando arrivi dal nulla dai più valore alle cose. Quando invece nasci con tanti regali a volte dai tutto per scontato».
C’è qualcosa che il pubblico non conosce ancora di voi e invece dovrebbe sapere?
Stefano: «Sono felice di quel poco che si sa di me perché immotivatamente tutti credono che sia bello, simpatico, forse anche intelligente e comunque una brava persona. Ho paura di fornire troppi dettagli e che poi possano cambiare idea (ride, ndr)».
Belén: «A me piace che qualcosa di di me resti nascosto, così posso sempre sorprendere. Mi diverte anche che qualcuno pensi che io sia scema, sono solo luoghi comuni. In tv spero solo di coinvolgere il pubblico e di farlo divertire perché abbiamo tutti bisogno di divertirci, alla fine della fiera».
Come vi state preparando a questo autunno di fuoco?
Belén: «Prepariamo un po’ di coreografie, parliamo con gli autori e cerchiamo di litigare poco».
Stefano: «Io per ora mi godo la famiglia e mi lamento tutto il giorno perché non riesco a staccare, sono sempre al telefono. Sono quello che più borbotta perché sono vecchio dentro».
A Castrocaro canterete?
Stefano: «Non penso proprio».
Belén: «Io ruberò il microfono a qualcuno e canterò una canzone bella, un tormentone estivo. Fosse per me, canterei e suonerei tutto il giorno. Sono nata con la musica, me ne andrò danzando».
Il presidente della giuria sarà Simona Ventura. Belén, cos’hai in comune con Simona?
Belén: «Domanda difficile. Mi piacerebbe essere forte come lei. Io mi sento più pacata, tranquilla. Sarà difficile averla in giuria, mi metterà in soggezione. Ma quando sono tornata con Stefano, mi ha scritto un bel messaggio. È sempre stata una nostra tifosa».
A Castrocaro tanti giovani si giocano il loro futuro. Un consiglio a bruciapelo per loro?
Belén: «Non copiate nessuno. Quando scegli di fare il cantante è perché qualcuno ti ha ispirato, e inconsciamente inizi a canticchiare come lui. Invece no, non imitate nessuno».
Stefano: «Fate qualcosa di sbagliato. Io ho sempre fatto così, tanto c’è sempre qualcuno meglio di te, e allora devi lasciare il segno, in quei pochi minuti che hai a disposizione».
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