Saviano contro Salvini: “Destinato alla galera!”. Lo scrittore attacca, il leader leghista risponde. Il tutto in un botta e risposta via social
Saviano contro Salvini: “Destinato alla galera!”. Arriva la risposta del leghista. Sembra non fermarsi più lo scontro a colpo di tweet e post tra il giornalista napoletano e il ministro dell’interno.
A quanto pare, Saviano contesta Salvini del mancato supporto alla Ong spagnola vicino le coste di Lampedusa, la Open Arms. Nel post su Facebook, Saviano accende i toni e definisce il leghista come “bandito politico”, sottolineando come il suo destino sia il “carcere”.
“Mi auguro che oggi i 134 migranti ancora a bordo della #OpenArms possano finalmente sbarcare in Italia, mettendo fine alle conseguenze di questo ennesimo crimine subìto dai più deboli e indifesi che, dopo essere stati ostaggio dei banditi libici (travestiti da Guardia costiera e da noi finanziati), ora lo sono del bandito politico Matteo Salvini, il #MinistrodellaMalaVita che siede – speriamo ancora per poco – a capo del Viminale”.
Continua poi l’autore di Gomorra: “Una tortura fine a se stessa che non riesce nemmeno più a distrarre dalla irresponsabilità e da una conclamata incapacità politica. Ma il destino di Matteo Salvini è il carcere, e questo lo sta capendo anche lui; basterà che si spengano le luci. Non sappiamo quando né come, ma si può scappare una volta, magari due, poi però arriva il momento in cui si dovrà rendere conto delle proprie nefandezze. Speriamo che almeno in quel momento sia in grado di mostrare un minimo di onore!”.
Ed affonda poi con “fino a quando vigerà la stupida e disumana politica dei ‘porti chiusi’, non sarà possibile per l’Europa pensare a una nuova stagione politica in materia di immigrazione e, soprattutto, di integrazione”.
La replica del Ministro dell’interno non tarda ad arrivare e su Twetter scrive: “Il signor Saviano mi vuole vedere in galera. Che faccio amici, gli do retta e mi dimetto o tengo duro?”.
Intanto i commenti cadono a valanga su entrambi i post e non mancano parole pesanti “Azz ma la camorra non doveva eliminare questo infame?”, riferendosi allo scrittore.
Insomma, una lite virtuale che va ad alimentare l’odio e la violenza e che va tralasciando un fatto incontestabile che è palese, il supporto e la solidarietà verso i migranti bloccati ancora in mare.
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