Clamoroso Epstein, l’autopsia conferma i misteri: un dettaglio porta alla pista omicidio
Jeffrey Epstein, l’autopsia conferma i misteri. Il Washington Post ha infatti pubblicato i primi risultati dell’ autopsia sul corpo del broker miliardario. Il 66enne accusato di decine di abusi sessuali su minorenni, era stato trovato senza vita in cella a New York lo scorso sabato. E sono risultati che, scrive il quotidiano della capitale statunitense, «aumentano le domande sulle circostanze della morte».
Come riporta l’ edizione online de ‘Il Corriere della Sera’, il punto nodale della relazione dei medici (sono due, in particolare, le fonti del Post, che hanno chiesto l’ anonimato) è legato alla rottura di alcune ossa nel collo di Epstein: in particolare dell’ osso ioide, che negli uomini si trova vicino al pomo d’ Adamo.
Ebbene, secondo gli esperti citati dal Post, è proprio questo dettaglio che aumenta i sospetti. Si, perché questo tipo di frattura può avvenire in caso di impiccagione, specie se a compierla è una persona non più giovane; ma sono «più comuni in vittime di omicidio per strangolamento», si legge su CorSera.
L’ ufficio del medico legale che sta conducendo gli esami su Epstein sta aspettando i risultati dei test tossicologici, e ha chiesto se esistano filmati in grado di mostrare se qualcuno sia entrato nella cella del miliardario nelle ore precedenti alla sua morte.
Secondo uno studio citato dal Post, svolto su 20 suicidi per impiccagioni in Thailandia, solo in un quarto dei casi l’ osso ioide era rotto. La percentuale è molto più bassa — solo il 6 per cento — in uno studio più esteso svolto in India (264 casi, 16 rotture dello ioide)
Sulle circostanze della morte di Epstein sono aperte due indagini, una delle quali guidata dall’ Fbi, e sono fiorite molteplici teorie del complotto. Il miliardario conosceva infatti decine di persone famose e importanti — a partire dall’ attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e dall’ ex presidente Bill Clinton, per arrivare a Woody Allen e al principe saudita Mohammed Bin Salman; al giornalista del New York Times James Stewart aveva detto di conoscere i segreti di molti di loro.
Intanto, stando a quanto si apprende dai media statunitensi, le guardie carcerarie del penitenziario di massima sicurezza in cui Epstein era rinchiuso si sarebbero addormentati e non lo avrebbero controllato per ore prima di trovarlo impiccato in cella.
Ieri, sul Times, Jennifer Araoz, oggi 32enne, ha annunciato di aver aperto una causa civile contro il patrimonio del finanziere e le sue complici, l’ ex fidanzata Ghislaine Maxwell e altre tre donne. Insomma, un caso destinato a far discutere ancora a lungo.
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