Psicosi M49, in Trentino sentieri deserti e niente pic-nic di turisti sui sentieri
È psicosi M49, l’ orso in fuga da un mese, ovvero da quando l’ animale è scappato dal recinto di Casteller. Ancora nessuna traccia di M49 e questo fa evidentemente paura agli abitanti del Trentino Alto Adige, che hanno così cambiato le proprie abitudini.
Addio alle lunghe passeggiate e grigliate nei prati, quindi. Usi e consumi, attività solitamente in voga da queste parti durante le calde giornate estive. Cittadini e turisti, infatti, sono condizionati dal rischio che da un momento all’ altro possa arrivare l’ orso.
A darne notizia è L’ Adige, secondo cui, in tutta la fascia pedemontana della Marzola si incontrano ormai solo le ronde delle guardie forestali. A volte qualche avventuriero arriva in bicicletta, ma si limita a percorrere la strada asfaltata, evitando così di inoltrarsi nelle vie sterrate all’interno del bosco.
Nel frattempo l’ animale si è guadagnato il nomignolo di Papillon, in riferimento alla fuga dal carcere del detenuto francese Henri Charrière. Il ‘latitante’, inoltre, continua a farsi beffa dei suoi cacciatori, continuando a lasciare tracce, dalle impronte sul terreno a una pecora trovata dilaniata, ma evita di avvicinarsi alle zone abitate.
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