Dolce e Gabbana donano una preziosa collana alla Madonna di Palma di Montechiaro
E’ quasi un giallo quello che ha per protagonisti Dolce e Gabbana ed una preziosa collana donata alla Modanna e poi requisita dalla Curia. I due stilisti, al termine della tre giorni di eventi legati alle sfilate d’alta moda ad Agrigento, donano in forma privata, una collana alla Madonna di Palma di Montechiaro. Come riporta Leggo, il dono prezioso viene poi portato nel convento dalle monache di clausura, che custodiscono la Madonna.
A quanto pare, però, un emissario del Vescovo di Agrigento, recandosi poco dopo presso il Monastero, requisisce la collana per non meglio specificati “motivi di sicurezza”. Una motivazione che non convince le religiose, che da secoli custodiscono un tesoro fatto di migliaia ex voto alla Madonna, senza mai avere un furto o un ammanco.
Nel frattempo, in una nota, resa pubblica in data 7 luglio 2019, il consigliere comunale di Palma di Montechiaro Salvatore Malluzzo, scrive. “Se venisse confermato quanto circola in queste ore, sarebbe un atto di una gravità inaudita. La collana, è un dono degli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana alla Madonna del Castello, quindi deve rimanere nella nostra Città e non in altri luoghi…. Il nostro paese vive di tradizioni, di usi, di un forte devozionismo e di un’intensa fede. L’atto di requisizione – da parte della curia arcivescovile di Agrigento – rappresenta una vera azione di forza. Per non dire di offesa, nei confronti della nostra comunità. Lo dico assumendomene tutte le responsabilità”.
L’arciprete di Palma di Montechiaro, don Gaetano Montana, prova a fare chiarezza ma usa parole forti. Come riporta Agrigentonotizie, il religioso dichiara. “Per liberare chi è nell’ignoranza, vi ricordo che la gestione del monastero è esclusiva opera del vescovo. Il vescovo è l’unico legale rappresentante del monastero ed è il priore del monastero. Della gestione è il vescovo che deve rendere conto, direttamente al Vaticano. La custodia di tutti i beni del monastero è compito esclusivo del vescovo che decide come e dove custodire i beni del monastero. La custodia è dell’Arcidiocesi, non del monastero che ne ha la proprietà. Quanto è stato preso, per essere custodito, rispettando l’atto di donazione. Nonostante l’atto, la collana non sarà portata in nessun posto ecclesiastico. Non sarà custodita ad Agrigento, non potrà essere custodita al monastero. Nessun ente ecclesiastico, nemmeno le nostre parrocchie se ne fanno carico. Da questa sera (ieri ndr.), trovate chi la custodisce. Perché non è possibile un attacco così vergognoso”.
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