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Cronaca

Londra, furto di libri antichi come in mission impossible: bottino record

Londra, furto di libri antichi come in mission impossible: bottino record

Londra, furto di libri antichi come in mission impossible. Un bottino record se consideriamo che il valore è di 2 milioni di euro e che stiamo parlando di libri, anche se di una straordinaria valenza storica. I ladri, come nel film ‘Mission impossible”, si sono calati dal tetto con delle corde, restando sospesi ed evitando qualsiasi tipo di sensore che avrebbe fatto scattare gli allarmi.

Il gruppo criminale che ha portato a termine il furto milionario in stile Mission impossible, ha ramificazioni internazionali e la capacità di far sparire la preziosa merce attraverso i loschi canali del mercato nero, ma non le proprie tracce. A raccontare la vicenda nei dettagli, alcuni davvero impressionanti, è l’ edizione odierna de ‘Il Messaggero’.

Londra, furto di libri antichi come in mission impossible. Come riporta il quotidiano, “questo quanto ricostruito da un’operazione di cooperazione di polizia internazionale tra carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Monza, metropolitan police di Londra e ispettorato generale della polizia romena che ha portato all’arresto di quindici persone tra Inghilterra e Romania. Sono accusate del furto di 260 libri antichi del valore di 2 milioni di euro, messo a segno nella notte tra il 29 e il 30 gennaio 2017 a Feltham, area della città metropolitana di Londra.

Vittime del furto due collezionisti italiani, uno di Pavia e l’altra della provincia di Padova, oltre a un cittadino tedesco, i cui preziosi volumi, alcuni dei più rari al mondo, erano stati inviati al magazzino britannico in attesa di per essere trasferiti a San Francisco in occasione della cinquantesima fiera internazionale dei libri antiquari.

Secondo quanto comunicato da Scotland Yard all’epoca, tra i libri di valore rubati, molti del quidicesimo e sedicesimo secolo, figurano: una copia del 1566 del De revolutionibus orbium coelestium di Nicolò Copernico, un gioiello editoriale del valore di circa 230 mila euro, volumi di Galileo, Isaac Newton, Leonardo da Vinci e un’edizione del 1569 della Divina commedia di Dante Alighieri.

Alcuni componenti della banda, composta da quattordici rumeni e un inglese, avrebbero scalato l’edificio fino al tetto e si sarebbero introdotti nel magazzino praticando dei fori attraverso i lucernari rinforzati in fibra di vetro, per poi calarsi nel vuoto con delle corde da un’altezza di oltre dodici metri, riuscendo ad evitare tutti i sensori dell’allarme.

I ladri avrebbero agito per ore nel silenzio, aprendo casse e prelevando volumi evitando qualsiasi sensore di movimento. I volumi, ancora oggi, non sono stati recuperati e sono attivamente ricercati dagli investigatori essendo stati inseriti nella banca bati dei beni culturali illecitamente sottratti.

Quattro le perquisizioni effettuate nel nostro Paese che potrebbe aiutare gli investigatori italiani a mettersi sulle tracce dei preziosi libri mentre, in Inghilterra e Romania, le forze di polizia parte dello stesso Joint investigation team, ne hanno effettuate 41 nei rispettivi Paesi. Dalle modalità con cui è stato eseguito gli inquirenti ritengon che il furto sia stato effettuato su commissione”.

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