Francesco Facchinetti: “Diventare padre mi ha cambiato. Follie? Io e Jim Carrey quel pazzo weekend…”
Francesco Facchinetti: “Diventare padre mi ha cambiato. Follie? Io e Jim Carrey quel pazzo weekend…”. Francesco Facchinetti si racconta in una intervista rilasciata ai microfoni di ‘OFF’, l’inserto de ‘Il Giornale’, di cui vi proponiamo alcuni passaggi. Il conduttore parla dei suoi impegni, tanti, e spiega: “Sto facendo un miliardo di cose insieme, ma devo dire che sto alla grande! Sono appena uscito dalla diretta in radio, ora sto andando a finire di doppiare un film”.
L’ ex Dj si sofferma in particolare su progetto: “Devo dire però che la cosa che mi sta assorbendo più tempo ed energie in questo periodo è una società che ho fondato e che negli ultimi due anni è esplosa e mi sta dando tanto da fare. Mi definisco uno startupper, mi piace far nascere le cose e vederle crescere, e soprattutto fare tante cose in contemporanea”.
Francesco Facchinetti: “Diventare padre mi ha cambiato. Follie? Io e Jim Carrey quel pazzo weekend…”. Il conduttore non rinnega il suo passato. “Sono esattamente come ero a quei tempi. Quando avevo 20 anni ero un amabile cazzaro e lo sono ancora. Magari oggi, soprattutto grazie alla mia famiglia, mi sono un attimo tranquillizzato”, spiega.
Una famiglia che influisce nel suo percorso lavorativo. “Quello che faccio spesso tende verso di loro, i progetti e le idee nascono per loro o pensando a loro. E’ tutto rivolto ai figli nella vita di un genitore, per dar loro un futuro. Grazie ai figli ho avuto l’ evoluzione che dicevo prima: da dj cazzaro a persona che si alza tutti i giorni alle sei e lavora fino a mezzanotte passata”.
Ma non solo i figli, anche il papà ha influenza su Francesco Facchinetti. “Potrei elencare mille cose che mio padre mi ha trasmesso come persona e come artista. Su tutte: se vuoi riuscire in qualcosa non usare mezze misure e non accettare compromessi. Così ho trasformato le mie passioni nel mio lavoro, proprio come ha fatto Roby”.
Infine, chiosa con retroscena legato ad un incontro con l’ attore americano Jim Carrey: “Ero giovanissimo e lavoravo all’ Hollywood di Milano. Facevo il “PR di lusso” e – dato che sapevo l’ inglese – mi occupavo di accompagnare le guest star internazionali al locale. Un giorno mi affiancarono a Jim Carrey, il quale all’ epoca era al top della fama. Al nostro incontro, la prima cosa che mi disse fu che non gli piaceva com’ ero vestito”.
Racconta ancora: “Mi diede dunque i suoi vestiti per cambiarmi e passammo la serata insieme. Dopodiché, siccome gli stavo simpatico, mi comunicò che mi avrebbe portato con lui nel suo tour di alcune città europee. Io ovviamente non potei rifiutare e salii sul suo jet privato”.
“Fu un’ esperienza pazzesca che mi insegnò che anche se sei la più grande star di Hollywood devi avere balance (equilibrio), devi essere te stesso e non irrigidirti nei confronti del mondo. Se non hai equilibrio, nel mondo dello spettacolo sei finito ancora prima di iniziare”.
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