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Il telegramma compie 175 anni, ma è ancora…”giovanissimo”

Il telegramma compie 175 anni, ma è ancora…”giovanissimo”

Il nonno, o forse è meglio dire bisnonno, dei nostri messaggi su Whatsapp compie 175 anni. La bellezza di quasi due secoli fa infatti veniva inviato il primo telegramma dall’inventore Samuel Morse.

Il 24 maggio 1844 Samuel Morse inviò il primo telegramma in cui vi era scritto, tramite codice morse, la frase tratta da libro dei numeri della bibbia: “Qual è l’opera che Dio compie”. Il primo viaggio fu da Washington a Baltimora, Stati Uniti chiaramente.

Fin da subito si comprese la portata e l’utilità di questa invenzione. Si poterono infatti inviare facilmente messaggi privati riducendo drasticamente il tempo di consegna ancora fermo ai limiti della posta normale.

Inoltre, i telegrammi, nella loro compattezza e rapidità, si adattarono fin da subito alle uscite stampa per le informazioni relative alla politica ed all’attualità.

Nel 1853, non a caso nacque la prima agenzia stampa italiana: Agenzia Stefani.

Inizialmente i cavi mettevano in connessione unicamente la terraferma e quindi le comunicazioni erano ristrette ai soli continenti. Fino al 1845, quando fu poggiato il primo cavo nella baia di Portsmouth che fu chiaramente il primo di una fitta rete.

Da quei lontanissimi giorni naturalmente le innovazioni tecnologiche hanno, se vogliamo in parte oscurato il telegramma, il quale dal canto suo è riuscito comunque a mantenersi valido e ritagliarsi comunque un ruolo da protagonista anche al giorno d’oggi.

Nonostante gli infiniti strumenti per la comunicazione di cui si dispone oggi, infatti, il telegramma continua ad essere il preferito per le occasioni più importanti della vita come matrimoni o, quelle meno felici anche se ugualmente di rilievo, i funerali.

Ovviamente si è adattato nel tempo, a tal punto che oggi è possibile persino inviarlo direttamente online senza temere le grandi perdite di tempo a cui si va incontro recandosi di persona nell’ufficio postale più vicino.

Traffico o fila in sede, infatti, possono minare l’organizzazione delle altre attività quotidiane.

Ad oggi, si può spedire un telegramma anche utilizzando il web, come possibile fare sul sito Ufficio Postale.

Quasi due secoli sulla carta d’identità, quindi, ma comunque portati benissimo. L’importanza riconosciutagli, ma anche la capacità di trovare nuove vie per adattarsi ai tempi moderni fanno del telegramma uno degli strumenti per le comunicazioni “importanti” ancora più utilizzati.

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