Gli iniettano latte nelle vene per errore: neonato morto. Condanna definitiva per medici e caposala
Gli iniettano latte nelle vene per errore: neonato morto. Condanna definitiva per medici e caposala. I fatti risalgono al 29 giugno del 2012, quando un’ infermiera iniettò per errore del latte in vena invece della fisiologica al piccolo Marcus de Vega, nato prematuro, causandone, non volendo, la morte. Per i medici e un caposala del San Giovanni Addolorata, che cercarono di coprire la donna, solo un piccolo sconto sulla pena, ma la ricostruzione è confermata anche per la Corte di appello.
La condanna per i medici Sabrina Palamides e Teresa Dell’ Omo e il caposala Andrea Ciani è stata ridotta da 18 mesi a un anno di carcere. I tre imputati, che hanno sempre respinto le accuse, rispondevano alle accuse di favoreggiamento, frode processuale e omissione di referto.
Mentre è ancora in corso il processo parallelo davanti ai giudici di primo grado, per altri due coimputati. Si tratta dell’ infermiera che ha confuso i sondini e il direttore sanitario accusato delle omissioni. Secondo l’ accusa i medici e l’ infermiere, non solo hanno nascosto alla madre del piccolo, una trentenne filippina, la causa della morte, ma avrebbero cercato di trarre in inganno l’ autorità giudiziaria che avrebbero dovuto informare. La salma del neonato era infatti stata inviata al normale circuito per la cremazione per impedirne l’ autopsia.
Il piccolo Marcus era nato prematuro all’ ospedale di Ostia. La mamma lo aveva partorito al sesto mese di gravidanza, il bimbo pesava 750 grammi. Trasferito al San Giovanni aveva superato ormai la fase critica e respirava da solo. L’ infermiera però commise quell’ errore fatale che portò il piccolo alla morte.
Sullo stesso argomento:
Roma, bimbo di 10 mesi morto nel sonno all’asilo. La testimonianza shock delle maestre: “Si agitava, sembrava dormisse”
Sempre sullo stesso argomento:
Ostia, picchia la moglie e fa cadere il figlio neonato dal lettino: le condizioni del piccolo
Potrebbe interessarti anche:
Bambini sfilano in passerella per essere adottati: bufera sull’iniziativa shock
Aggiungi Commento