La ricostruzione delle persecuzioni da parte di Sara Del Mastro al suo ex
Veri e propri atti di stalking, pedinamenti, messaggi con foto di bare, 800 telefonate al giorno fino all’aggressione con l’acido, è quanto accaduto a Giuseppe Morgante perseguitato dalla sua ex Sara Del Mastro. La ricostruzione è del Corriere della Sera che riporta le persecuzioni subite dall’uomo che aveva conosciuto la Del Mastro lo scorso ottobre in una chat e frequentata per due mesi.
I carabinieri di Legnano hanno raccolto la denuncia, lo scorso aprile, di Giuseppe Morgante che raccontava, “Io vivo con l’ansia che Sara possa crearmi seri danni. Temo inoltre possa fare del male alle persone che mi stanno accanto e mi vogliono bene”. La donna meno di un mese dopo, il 7 maggio, si è presentata in caserma per dire che aveva fatto un “gesto orribile” nei confronti del ragazzo. L’aggressione con l’acido era appena avvenuta. Arrestata e portata in carcere la Del Mastro si difese. “Quello lì mi ha rovinato la vita” e racconta di aver comprato l’acido ed avvisato la madre che se le fosse accaduto qualcosa avrebbe dovuto badare alla figlia di otto anni.
Domenico Musicco l’avvocato di Morgante ha messo in luce la lentezza nelle indagini, quasi due mesi durante i quali la donna poteva essere fermata. “Troppo lente le indagini, troppo lunghe le inchieste, nessun provvedimento preventivo, come il braccialetto elettronico obbligatorio nei casi più gravi, che però in Italia il giudice non dispone mai”. Eppure Morgante nella denuncia era stato chiaro. “Ho dovuto modificare le mie abitudini. Esco di meno. Cerco di fare strade alternative. A Sara avevo dettoche la nostra sarebbe stata esclusivamente una frequentazione, poiché le avevo detto che mi stavo vedendo con altre persone… Ogni mio spostamento è seguito da Sara come se sapesse in anticipo dove intenda recarmi… L’ho notata in numerose occasioni nei pressi della mia abitazione… L’ho notata nel parcheggio dove lavoro… La mia speranza è quella che la smetta… Una volta le ho chiesto perché faceva così, e mi ha detto di essere “marcia dentro”… Ha chiamato la ragazza che frequento e la detto di essere incinta di me… Attraverso falsi profili dei social, mi insulta: “Viscido, bast…, figlio di…, idiota… Uomo di m.. tu sei morto…”.
LEGGI ANCHE GESSICA NOTARO : Dopo la sentenza d’appello solo una parola, grazie
Aggiungi Commento