Lina Wertmüller in un’intervista a Il Messaggero
Lina Wertmüller, 90 anni, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero in cui ripercorre alcuni momenti della sua carriera, a partire dal futuro e dal desiderio di allestire in teatro la commedia musicale di Garinei e Giovannini ‘A cosa servono gli uomini?’. La regista ha scelto Nancy Brilli come protagonista. “È un’ attrice brava, bella e spiritosa. Nei miei attori ho sempre cercato il senso dell’ umorismo: una qualità che, va detto, nelle donne non sempre si sposa con la bellezza”.
Parlando della sua lunghissima carriera di regista, la Wertmüller racconta com’è stato lavorare in un mondo che era quasi esclusivamente maschile. “Non ci ho mai pensato. Lavoravo e basta. Farsi obbedire non è questione di sesso. Ci vuole il carattere. Sapevo il fatto mio. Ero capace di impormi. E, quando serviva, menavo. Sul set di ‘Sabato, domenica e lunedì’ Luciano De Crescenzo non la finiva di gesticolare, così gli morsi un dito”.
La regista racconta anche di andare poco al cinema. “Vado poco in sala, i film li guardo in tv. Vedo cose buone e cose meno buone” e di rivedere i suoi film in tv. “Qualche tempo fa mi sono imbattuta in Travolti da un insolito destino e sono arrivata fino in fondo. È stato divertente”. Amme anche di non aver mai visto il l remake di Travolti diretto nel 2002 da Guy Ritchie, con Madonna e Adriano Giannini. “Giuro che non l’ ho visto. L’ ho evitato perché solo l’ idea che il mio film venisse rifatto mi sembrava una scemenza”.
Lina Wertmüller non vede una sua possibile erede. “Non l’ ho mai cercata e non l’ ho mai trovata” e non concorda con l’opinione secondo cui Paolo Sorrentino sia il nuovo Federico Fellini. “Io non l’ ho mai detto perché non lo penso”.
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