Loretta Goggi racconta il suo rifiuto a Celentano ed il cortometraggio ‘Sogni’
Loretta Goggi torna sul set, al fianco della sorella Daniela, nel cortometraggio ‘Sogni’ e racconta un simpatico aneddoto su Adriano Celentano. L’attrice ha rilasciato un’intervista a Il Giornale OFF in cui spiega il suo ultimo lavoro che racconta il dramma dell’Alzheimer, con la regia di Angelo Longoni.
Un progetto accettato con entusiasmo anche dopo aver visto morire una cugina di questa terribile malattia. Ma l’attrice non sente la smania di apparire in tv a tutti i costi e racconta. “Se non sono diventata il Pippo Baudo o la Raffaella Carrà della TV è perché non ho mai voluto sacrificare gran parte della mia vita. Non mi è mai importato nulla della fama. Io sono e resto quella che sono ed è un miracolo che sia ancora qui, nonostante in passato, per diversi anni, mi fossi ritirata con mio marito per dedicarmi esclusivamente al teatro. Se sono tornata, per esempio, in televisione è soltanto perché Carlo Conti me lo ha chiesto, altrimenti a quest’ora sarei in pensione…”.
Loretta Goggi racconta poi un simpatico aneddoto legato ad Adriano Celentano. “Ormai parecchi anni fa, mi chiamò Adriano Celentano per chiedermi se avessi voglia di imitare Barbra Streisand per una colonna sonora. Una richiesta dettata dal fatto che la casa discografica della Streisand gli aveva chiesto troppi soldi per poter utilizzare un suo brano di un suo film. In un primo momento, sia io che mia sorella Daniela, che rispose prima di me a quella telefonata, pensammo si trattasse di uno scherzo di Alighiero Noschese, nostro grande amico. Daniela gli sbatté addirittura il telefono in faccia. Poi, però, mi resi conto che si trattava del vero Adriano nel momento in cui mi chiese di vederci, qualche giorno più tardi, in una sala doppiaggio di via Margutta a Roma, per discuterne”.
L’attrice rifiutò l’offerta del Molleggiato. “Quell’incontro fu buffo perché, mentre Celentano tentava di convincermi, dietro di lui c’era Detto Mariano che mi faceva dei gesti per farmi intendere che non voleva accettassi e non faceva altro che ripetere: “E’ matto, ci arrestano!” .
Aggiungi Commento