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Roma, dopo la protesta anti rom la procura indaga per odio razziale

La Procura dopo la protesta anti rom, ha aperto un fascicolo di indagine per odio razziale

La Procura di Roma apre un fascicolo di indagine in relazione alla protesta anti rom avvenuta nella tarda serata di ieri nella zona di Torre Maura, dove circa 200 abitanti della zona, supportati anche da militanti di Casapound, sono scesi in strada per protestare contro il trasferimento di alcuni rom in un centro di accoglienza. Come riporta l’Ansa, a piazzale Clodio sono in attesa di una informativa dalle forze dell’ordine intervenute. I reati ipotizzati, al momento, sono di danneggiamento e minacce aggravate dall’odio razziale.

La Digos di Roma è al lavoro per individuare gli autori della violenta protesta anti rom. A breve potrebbero esserci i primi identificati che rischiano la denuncia. Ieri le proteste alla periferia est di Roma per l’arrivo di alcune famiglie rom in una struttura di accoglienza di via dei Codirossoni a Torre Maura.  Il malcontento, iniziato nel primo pomeriggio, è montato con il passare delle ore. I residenti hanno creato una sorta di barricata con i cassonetti dei rifiuti, posizionati al centro della strada, rovesciati o dati alle fiamme.

Alcuni hanno poi bloccato la consegna dei pasti all’interno del centro da parte di un addetto. I panini che dovevano esser consegnati sono caduti a terra e sono stati calpestati dai manifestanti, perché non potessero più essere forniti ai nomadi.

Dopo la rivolta e la guerriglia urbana il Campidoglio ha deciso il ricollocamento in centri su tutto il territorio romano dei 60 rom arrivati a Torre Maura. “Sono intervenuta per evitare che la situazione degenerasse. C’era un clima molto pesante, di odio”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi. 

 

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