Intervista a Raffaella Carrà. La conduttrice parla dei personaggi ospiti del suo nuovo programma:
Raffaella Carrà torna in tv. Dopo un lungo corteggiamento da parte del direttore di Rai3, Stefano Coletta, la conduttrice, 73 anni, ha detto sì. La Carrà sarà al timone di “A raccontare comincia tu”, da giovedì 4 aprile in prima serata. Il programma è la versione italiana del format spagnolo “Mi Casa Es La Tuya”, diretto da Sergio Japino e coprodotto da Ballandi Arts.
Tornare sul piccolo schermo non era nelle sue intenzioni, perché «non sono una maniaca del video. Il direttore di rete, Stefano Coletta, mi proponeva tutti programmi in cui non si rideva mai, io invece sono seriamente allegra. Questa volta mi ha convinta perché ha colpito la mia curiosità. È stata per me una prova molto dura perché sono interviste di un’ora e mezza: ne facevo anche a Carràmba, ma erano diverse, molto brevi. È stato molto emozionante, alla fine di ogni intervista avevo le gambe che mi tremavano per l’ansia», racconta la conduttrice a corriere.it.
Fiorello, Sophia Loren, Riccardo Muti, Leonardo Bonucci, Paolo Sorrentino e Maria De Filippi. Questi i vip che Raffarlla Carrà incontra in questo primo ciclo – perché già si parla di farne un secondo –, ognuno nella propria casa o in un luogo che comunque lo rappresenta. «Di ognuno di loro ho letto prima la storia, ho cercato di trovare delle similitudini per dire che anche io ho avuto lo stesso problema. Ad esempio il maestro Muti ha avuto una mamma molto severa come me».
La prima puntata vedrà Fiorello come protagonista. Le puntate hanno tutte sapori diversi, proprio perché sono molto diverse le personalità dei protagonisti. La prima sarà «scintillante, siamo entrati in una intimità che non avevamo mai toccato», rivela la Carrà.
Un piccolo “battibecco” con Sophia Loren a proposito delle lettere d’amore di Cary Grant. «Non ne ha voluto parlare, ma lo aveva scritto nel suo libro, mi sono sorbita 250 pagine della sua vita. Ha tagliato corto in napoletano: “Ma che ne sai tu? Ma ce vulimm’ appiccica’?”». «Bonucci? Con sua moglie mi ha fatto entrare piano piano in momenti duri che hanno attraversato con il figlio».
Mentre Sorrentino «l’ho sgridato perché ha usato la mia canzone “A far l’amore comincia tu”, nel remix di Bob Sinclar, in una scena in cui tutti si drogavano» (nel film La grande bellezza). Ancora da registrare, invece, la puntata con Maria De Filippi.
Poi l’ incontro con il maestro Muti, quello più emozionante. «Per me la musica classica è il top. Avrei dovuto incontrarlo prima dell’inizio del programma, sarei stata meno emozionata e più allegra. Solo a telecamere spente ho conosciuto la moglie, che ha i capelli blu e ha raccontato di amare i rappers perché i loro testi sono poesie: sarebbe stato bello parlare anche di questo. Mina? Avrebbe sicuramente detto no».
Roberto Benigni è l’unico ad essersi rifiutato: «Peccato, mi sarei divertita. Ma se gli piace, magari lo faremo per la seconda serie», conclude.
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