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Spettacolo

Rita Dalla Chiesa: “Giovanni Falcone mi offrì 10 tazzine di caffè e disse ‘Non si sa mai’ prendendone una a caso”

Rita Dalla Chiesa in un’intervista a Il Corriere della Sera

Rita Dalla Chiesa ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui racconta la vita e la prossima uscita dell’Autobiografia edita da Mondadori. La Dalla Chiesa racconta anche i grandi dolori della sua vita, a partire dalla morte del padre di cui racconta un episodio legato a Giovanni Falcone. “Qualche giorno dopo l’attentato in cui morì papà, mi ricevette a Palermo, nel suo studio, per verificare alcuni dettagli dei diari del generale. Mi chiese se volevo un caffè. Entrò un appuntato con un vassoio: sopra c’erano dieci tazzine, ma in quella stanza eravamo solo io e il giudice! Guardai Falcone con aria interrogativa e lui scosse la testa: “Non si sa mai”, disse scegliendo una tazzina a caso. Chissà quante volte ne ha preso una sperando che dentro ci fosse il caffè e nient’altro”.

Tra i tanti politici che la giornalista ricorda presenti nel dolore della sua famiglia, “Per esempio Achille Occhetto, persona splendida. Oppure Luigi Colajanni, anche lui del Pci. Ma ricordo benissimo l’affetto disinteressato e la vicinanza concreta di Bettino Craxi. Qualche giorno dopo mi chiamò e mi disse che di nascosto sarebbe andato a portare dei fiori sulla tomba del generale, a Parma. Non voleva giornalisti al seguito, voleva solo sapere se avevo voglia di accompagnarlo”.

 

 

Oggi Rita Dalla Chiesa è stata definita di destra, ma lei chiarisce. “Non è corretto. Io sostengo alcuni valori che sono ascrivibili alla destra, come l’amor patrio. E porto avanti alcune battaglie che sono tipicamente di sinistra, come quella contro la caccia. Però della destra non tollero alcune chiusure sui diritti civili. E l’ho detto chiaro e tondo. Prendendomi anche gli insulti di Forza Nuova e di una parte di Fratelli d’Italia”.

Giorgia Meloni le chiese anche di candidarsi a sindaco di Roma. “Le dissi di no, pur rispettandola come persona e come politico. Ma ho detto spesso no alla politica, che mi corteggia da tempo”. E poi aggiunge. “Di recente ho detto no ancora una volta a Berlusconi, che mi voleva in campo per le Europee. Ho rifiutato l’invito di un uomo che stimo molto e al quale devo tutto. Pur precisando che alle sue aziende anche io ho dato tanto”.

Un altro episodio che ha segnato parecchio Rita Dalla Chiesa è stato la sua esclusione da Forum. “Dopo trent’anni a Mediaset quella cancellazione annunciata fu un colpo durissimo per me. Era il 2013, una giornata nella quale dovevo registrare ventotto telepromozioni, tanto per dare l’idea della popolarità della trasmissione e di tutta la pubblicità che arrivava. Intere generazioni di avvocati erano cresciute a pane e Forum, lo share era alle stelle. “Perché la chiudono?” mi chiedevo. La risposta era semplice: il mezzogiorno serviva a qualcun altro. Allora me ne andai da Mediaset. Senza chiedere spiegazioni ma anche senza che nessuno si facesse avanti per propormi qualcosa d’altro.”.

Oggi il programma è condotto da Barbara Palombelli, di cui la Dalla Chiesa dice. “Sa che non ne ho mai visto nemmeno una puntata? Anzi, se per caso facendo zapping mi imbatto nel nuovo “Forum” cambio canale. E non è per la conduttrice, anzi, chapeau a Barbara che è una grande giornalista. Ma quella è una ferita aperta per me. Sa che cosa mi manca più di tutto? La gente che, al mercato, mi chiede: “Signora Rita com’è andata a finire poi con quella causa?”. La verità è che alla gente piace vedere due persone che si contendono qualcosa, veder litigare. Le nostre controversie però erano tutte rigorosamente vere”.

 

 

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