A Porto Cervo è stato trovato un capodoglio di oltre 6 metri
E’ stato trovato un capodoglio di circa 6 metri morto sulla spiaggia di Porto Cervo. A dare l’annuncio, dopo la scoperta, è stato Luca Bittau della onlus SeaMe che si occupa di tutelare la risorsa marina. I veterinari dell’IZS di Sassari e dell’Università Padova hanno analizzato la carcassa dell’animale per capire le cause dello spiaggiamento. I risultati delle analisi hanno lasciato senza parole.
L’animale sarebbe morto per malnutrizione, ma all’interno del corpo è stato trovato un feto i circa 2 metri e 40 in via di decomposizione e oltre venti chili di plastica. Piatti monouso, un tubo usato per gli impianti elettrici, le comuni buste per la spesa, lenze e anche il contenitore di un detersivo. Oltre ad altri rifiuti abbandonati in mare.
Bittau e la Onlus SeaMe Sardinia, sono a lavoro per sensibilizzare la popolazione sull’uso indiscriminato della plastica e sulle conseguenze devastanti dello sversamento in mare dei rifiuti. La Onlus, tramite i social ha reso noto. “Stiamo cercando di sensibilizzare tutti gli enti pubblici e privati del territorio della Gallura ad aiutarci a PRESERVARE ED ESPORRE LO SCHELETRO. Sarebbe davvero un peccato se questo cetaceo andasse PERDUTO, perdendo anche l’opportunità, per tutto il territorio, di conoscere la sua storia, i problemi a cui la popolazione di capodogli e degli altri cetacei va incontro, e le minacce, tra cui il grande problema delle plastiche, che questi animali ingeriscono. Un’opportunità per sempre, che per generazioni rimarrebbe fruibile, per sensibilizzare sul rispetto del mare e della natura. Vorremmo lanciare una campagna per DARGLI UN NOME e adottare questo povero animale, che vivrebbe, come scheletro, ma porterebbe un messaggio e un monito per tutte le nostre azioni future”.
Foto: SeaMe Sardinia/Facebook
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