I messaggi sms tra lʼinfermiera e il ragazzino
I difensori della donna di Prato di 31 anni accusata di atti sessuali su minore e di violenza sessuale, che ha avuto un figlio da un 15enne e che da ieri è ai domiciliari, hanno chiesto al tribunale del riesame la revoca degli arresti. Intanto però è stato fissato per il 2 aprile l’interrogatorio di garanzia davanti al gip.
Tra gli accertamenti un altro esame del Dna conferma che il marito della donna è il padre del loro primogenito, che ha 11 anni. L’uomo è indagato per alterazione di stato civile per falsa dichiarazione di paternità per il bimbo che la moglie ha avuto dal 15enne e si erano posti dei dubbi.
Intanto i legali della donna, avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri, stanno valutando una strategia nuova dopo gli elementi emersi dalle indagini tra cui i centinaia di messaggi con cui assillava il 15enne, proprio riguardo all’aver avuto un figlio insieme. Inoltre la 31enne frequentava la stessa palestra del 15enne dove pare che non facesse mistero di aver avuto il secondo figlio da lui. Sono emersi nuovi dettagli dalle 175 pagine di chat depositate agli atti dell’inchiesta. Come riporta Il Messaggero, nell’ ordinanza si legge che la donna avrebbe «soggiogato» l’ adolescente, ricattandolo e costringendolo a portare avanti quella storia morbosa. Lo ha anche minacciato, per mesi, dicendo che in caso di rifiuto si sarebbe suicidata: «Non ce la faccio ad amare a senso unico», gli scrive il 14 febbraio.
La donna arriva a scrivere, “Quanti figli pensi di volere? Oggi stesso andrò dall’ avvocato per avviare le pratiche di separazione, sei contento?”. Il ragazzino tentenna e risponde, “forse è più intrigante se resti con tuo marito”. L’infermiera lo accusa di volerla solo come amante. Durante il loro ultimo incontro lui aveva detto “che si vedrebbe insieme a lei nel futuro”. Il ragazzino replica che non sa “come si evolveranno le cose, se avranno una relazione stabile”. La donna gli fa pressioni psicologiche scrivendogli di avere “ripreso lo Xanax” e di aver “paura di morire durante la notte”.
I pm ritengono che la donna abbia avuto contatti, e forse rapporti, anche con altri minori. Gli inquirenti hanno trovato tracce di scambi con un altro adolescente e nella cronologia delle ricerche internet c’erano siti pedopornografici. E ancora, la titolare della palestra frequentata dalla donna ha notato comportamenti sospetti. Anche dopo che il figlio era abbastanza grande, lei continuava ad entrare nello spogliatoio dei maschietti.
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