George Clooney invita a protestare contro il sultano del Brunei
George Clooney contro sultano del Brunei. L’attore, tramite una lettera inviata al sito Deadline, ha invitato i suoi fans a boicottare gli hotel di proprietà del sultano del Brunei. La protesta nasce come sdegno alle nuove leggi che entreranno in vigore il prossimo 3 aprile nel piccolo Paese asiatico e che prevedono lapidazione e pene corporali per gli omosessuali e gli adulteri.
Sono nove gli hotel di lusso in Occidente di proprietà del sovrano Hassanal Bolkiah, tra cui l’hotel Principe di Savoia a Milano e l’Eden a Roma, i resort di Londra “The Dorchester” e , “45 Park Lane”, il “Coworth Park” in Gran Bretagna, “The Beverly Hills Hotel” a Beverly Hills, l’Hotel Bel-Air a Los Angeles e i due parigini “Le Meurice” e il “Plaza Athenee”.
Nella lettera l’attore ha raccontato di aver alloggiato in molti di questi alberghi, senza sapere a chi appartenessero. “Sono begli hotel. Le persone che ci lavorano sono gentili e disponibili e non hanno niente a che fare con il proprietario… Ma cerchiamo di essere chiari, ogni volta che vi soggiorniamo o organizziamo un meeting o un cena in uno di questi nove hotel, stiamo mettendo soldi direttamente nelle tasche degli uomini che scelgono di lapidare e di uccidere i propri cittadini per il solo fatto di essere gay o accusati di adulterio. Vogliamo davvero contribuire a pagare per queste violazioni dei diritti umani?“.
L’attore è ben consapevole che la sua protesta rappresenta una goccia in un oceano, ma precisa. “Possiamo influenzare le banche, i finanzieri e le istituzioni che fanno affari con loro e scegliere di non guardare dall’altra parte. Adesso sta a ciascuno di noi scegliere quello che fare”.
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