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Toto Cutugno, parla il manager: “Partiamo comunque per l’Ucraina. Non sappiamo se ci fanno tornare indietro”

Il manager di Toto Cutugno in collegamento a Storie Italiane

Toto Cutugno giorni fa, come Al Bano, è stato messo al bando dall’Ucraina come “minaccia nazionale” per il popolo ucraino e il governo di Kiev. Cutugno, per uno dei parlamentari che hanno avanzato la richiesta d’esilio, tale Viktor Romanyuk, è considerato di posizioni filogovernative russe, ed è un temibile “Amico di Putin”.

Ma oggi a parlare è il manager del cantante, Danilo Mancuso, che in collegamento telefonico con Storie Italiane, il programma mattutino condotto da Eleonora Daniele su Rai 1, ha voluto spiegare la situazione. “Non abbiamo capito perché, ma potrebbe essere per aver ospitato il coro dell’Armata Rossa a Sanremo 2013. Un fulmine a ciel sereno, perché Toto va in Ucraina da oltre 25 anni… Ed è paradossale che venga prima nominato ‘Uomo dell’anno’ nel 2013 e poi considerato indesiderato…”.

Il manager ha anche dichiarato che lui e Toto Cutugno partiranno lo stesso per l’Ucraina. Da tempo, infatti, era stato fissato per il 23 marzo un concerto importante proprio nella Capitale. “Quattro mila biglietti venduti. Il Palazzo Ucraina è il teatro più grande. Ci aspettano 4 mila persone, il concerto è sold out da due mesi. Noi partiamo comunque poi quel che succederà in aeroporto non lo sappiamo“, ha commentato il manager.

Il manager ha quindi chiarito che Cotugno è intenzionato a cantare nonostante le voci di divieti imposti dal Governo. “Siamo in contatto con l’ambasciata italiana a Kiev e abbiamo avuto informazioni: Non esiste nessuna restrizione all’artista Toto Cutugno. Non sappiamo se ci fanno tornare indietro. Partire si può partire, perché non è previsto nessun visto. Toto non è inserito in una lista nera, ma esiste una richiesta da parte di un deputato del Parlamento ucraino che chiede di limitargli e impedirgli l’accesso di in occasione del suo concerto, perché considerato filo-russo”.

 

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