Selvaggia Lucarelli vittima di un ricatto. La giornalista racconta la sua storia:
Selvaggia Lucarelli ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Luca Telese per le pagine de “La Verità”. La giornalista ed opinionista tv, tra le altre cose, ha raccontato di una sua esperienza di cosiddetto revenge porn. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
“Quando ho visto il video porno con la presunta Sarti mi sono messa nei suoi panni. Un giorno, anni fa, mi arrivò una telefonata da Lele Mora: “Guarda che c’ è un tizio che ha un video in cui tu fai sesso e sta cercando di venderlo in giro”. Non l’ho mai raccontato prima. Mi è tornato in mente in queste ore”, rivela Lucarelli che racconta anche la sua reazione dell’ epoca: “Il primo impulso, che non riuscii a trattenere, fu quello di scoppiare a piangere. Mi feci coraggio. Indagai, provai a risalire la catena”.
Una storia sentita più volte negli ultimi tempi. Per fortuna la giornalista è riuscita a risalire all’ autore. A tal proposito spiega: “Chiesi chi fosse il tipo, lo individuai, e solo così, dopo giorni di angoscia, ebbi la certezza che la ragazza del video non fossi io”. La paura di essere invischiata implica però un coinvolgimento. Ma si può essere inconsapevolmente consenzienti. Selvaggia Lucarelli, infatti, molto onestamente rivela: “Puoi essere la persona più morigerata del mondo, e io non lo sono, ma questo non esclude che qualcuno possa riprenderti senza dirtelo”.
A proposito della reazione, Selvaggia Lucarelli spiega le sensazioni che si provano quando si finisce vittima di questi casi. “La vergogna che provi non è per te, ma per i tuoi cari. Tuo figlio, i tuoi genitori, gli amici. Sono riuscita a fermare la cosa perché ho tanti strumenti, altri no”, spiega e racconta una storia di revenge porn. “Ricordo una ragazza di Bari che aveva in classe figli di notai e di avvocati… Furono diffusi dei video girati dal fidanzato in un bagno della scuola. Andarono ovunque. Non era nemmeno una vendetta, ma vanagloria. Lei si è diplomata e poi è andata via dall’ Italia. Non era un carnefice a colpire. Era un ragazzo sprovveduto che fra l’ altro rimase con lei, capendo solo dopo cosa aveva innescato” conclude.
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