Leghista posta foto di tre bambini Down e li offende:
“Facebook, Instagram e Whatsapp in questo momento”, è l’orribile commento che accompagna la foto 3 bambini affetti dalla sindrome di down. Lo ha postato su Twitter ieri Augusto Casali. Il 21enne toscano lo ha scritto quando i tre social hanno avuto un blocco totale durato alcune ore.
Casali su Facebook si definisce “Sovranista Militante, Social Media Manager e appassionato di Geopolitica”, e su Twitter, dove ora si è cancellato, si definiva “fondatore e capo admin di ‘dioimperatoresalvini’. Dal suo profilo Facebook si possono vedere foto che lo ritraggono in compagnia del vicepremier Matteo Salvini. Su tutte una in cui compare la scritta “vota Casali”, a sottolineare una sua candidatura con la Lega.
Il post ha scatenato una raffica di reazioni. Rabbia e sdegno attraverso numerosi commenti sono arrivati via social contro il leghista. Anche se dalla Lega Toscana smentiscono che sia un loro militante. Oggi Augusto Casali si è scusato attraverso un post su fb:
“In queste ore sta avvenendo su Twitter un polemica su di un mio presunto post contro persone affette da sindrome di down.
Twitter è un social che neanche utilizzo dove a malapena si può riscontrare la presenza di un mio account; post ironici sono solito farli, gestendo una comunità di oltre 30.000 persone basata proprio sull’ironia politica, che già ha suscitato polemiche simili.
È ovvio che non ho assolutamente niente contro le persone affette da sindrome di down, alle quali comunque chiedo scusa per l’incomprensione.
Ignoro le decine di ingiurie subite dopo un’ironia incompresa, voglio solo testimoniare come la cosiddetta “gogna mediatica” sia fatta da tutte le parti politiche, non solo da “noi”: è normale nei social, già l’ho vissuta e l’affronto anch’essa con ironia, coerentemente con cosa faccio.
Ci tengo però infine a notare con altrettanta ilarità come suddette ingiurie provengano unicamente da una parte politica la quale si fa da decenni avvocato per potere abortire individui affetti da tale sindrome.
PS: ignobile chi mi da ruoli che non ho, ennesimo esempio di Fake News come col fenomeno Kekistan”.
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