Valeria Fabrizi in un’intervista a Vanity Fair
Valeria Fabrizi reduce dal successo di ‘Che Dio ci aiuti’ con Elena Sofia Ricci e da ‘Il paradiso delle signore’, ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair in cui ha raccontato la sua carriera.
L’attrice che iniziò la sua carriera dopo essere arrivata quarta a Miss Universo, nel 1957, racconta, “La bellezza è un dono, aiuta. Ma aiuta anche gli uomini a sbagliare. Quelli che si prendono troppa confidenza ci sono sempre stati. Quando ero piccola c’erano i preti che ti toccavano le tettine”.
L’attrice ricorda anche quando “Una volta un regista importantissimo m’invitò nella sua stanza con l’inganno. Diceva che dava una festa e io mi presentai tutta bella, da sola. Passai dieci minuti d’inferno, in ginocchio, a urlare ‘ti prego non farmi male’”. L’attrice poi il film non lo fece più, “ma alle avance indesiderate non ho mai lasciato scampo”. Valeria Fabrizi ricorda anche la copertina che fece per Playboy nel 1976, di cui poi si pentì, “Inizialmente mi sentii una civetta, poi mi sono vergognata. È come se mi fossi venduta”.
L’attrice è stata sposata con Tata Giacobetti, voce del Quartetto Cetra scomparso nel 1988, ed è mamma di Giorgia, rimasta figlia unica dopo la morte del piccolo Alberto, nel ’69, a un mese dalla nascita e non ha mai pensato di risposarsi, “Ho avuto farfalloni intorno, ma io mi sono sempre sentita appagata da mia figlia, da Mirtillo il mio cagnolino, dagli amici. Ho una vita ricca e tanto da fare”.
La Fabrizi pochi mesi fa è stata operata di tumore, “Per fortuna hanno tolto tutto e non ho fatto chemio, ora sto bene”. Un evento improvviso, ma che non le ha impedito di continuare ad andare sul set per girare la fiction ‘Che Dio ci aiuti’.
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