Claudio Bisio in un’intervista a La Repubblica
Claudio Bisio, dopo il successo a Sanremo 2019, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui spiega il perchè non vuole tornare a condurre il Festival, “L’ho promesso a mia moglie. Ho scoperto che non si può essere di lotta e di governo”.
Lo storico conduttore di Zelig, spiega, “Non parlerei di pressioni o censura, ma proprio di clima Rai: pesante, faticoso. Dietro le quinte c’era timore per ogni cosa. Con Michelle Hunziker abbiamo fatto La lega dell’amore, un pezzo di un mio spettacolo di 25 anni fa, inserito poi in un disco con Elio e le storie Tese. Il ritornello è “gioia fratellanza cuore amore mamma t’ amo e nulla più”… Beh, non sa i problemi. È stata sollevata perfino la par condicio, perché c’ era ’lega’. Io in Rai c’ero stato 25 anni fa con ‘Cielito lindo’, la Rai di Guglielmi, Frassa… È tutto cambiato, sospettoso. Certo, è cambiato anche il mondo, si è incattivito. Sui social mi dicono cose come ‘sporco comunista’”.
Claudio Bisio ha comunque ricevuto i complimenti della critica e degli ascolti, infatti l’edizione del Festival conclusa appena da due settimane, ha confermato il successo del trio Baglioni – Raffaele- Bisio, ma lo showman precisa, “Ho tenuto fede al compito che mi era stato dato: presentare. L’ altra mia unica volta a Sanremo, da ospite della finale, sette anni fa, ed eravamo pure sotto elezioni, fu più facile: arrivai con un monologo forte, duro, che partiva anticasta e finiva con un pugno nello stomaco verso noi italiani. Stavolta era tutto più complicato. Da me ci si aspettava un inno ai migranti. […] Lì, a Sanremo bisognava stemperare le polemiche: Baglioni, Salvini, i barconi… […] Il problema non ero io, ma il clima”.
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