Lucio Presta ospite de I Lunatici su Rai Radio2
Lucio Presta è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall’1.30 alle 6.00 del mattino. L’agente, marito della conduttrice Paola Perego, ha parlato della sua biografia, ‘Nato con la Camicia’ e del perchè ha deciso di scrivere un libro che parlasse della sua vita, “Avevo il bisogno di ricostruire la notte in cui sono nato, altrimenti sarei impazzito. Ci sono notti che devi assolutamente ricostruire e ricordare, perché sono l’imprinting della tua vita, un qualcosa che ha segnato la tua esistenza… La notte in cui sono nato…si è trasformata in disgrazia e disperazione. Quella notte è cambiata la vita di tante persone. La mia, che sono nato. Quella di mio padre, quella di mia sorella. E purtroppo quella di mia madre… Voglio precisare una cosa. Mio padre non mi riteneva responsabile per la morte di mia madre. Sono io che mi sentivo responsabile. E’ diverso”.
Lucio Presta racconta anche della sua infanzia trascorsa in collegio, “mio padre vantava il fatto che mi avesse fatto studiare e mandato in collegio, io però mentre mi costruiva tutto questo non lo vedevo mai, non stavo mai con lui. Mi è mancato il contatto, un abbraccio, una carezza. Non essendo stato allattato, non avendo potuto avere gli abbracci di mio padre, mi è mancato il contatto fisico”.
Un’infanzia che ha segnato il carattere dell’agente che ammette, “C’è gente che mi chiama e mi dice che l’ho fatta piangere ed emozionare… In questo mondo preferisco mostrare l’altra faccia, quella da duro, da musone, da orso. Certi aspetti della mia vita e della mia persona hanno stupito tutti”.
Lucio Presta racconta anche di essere molto protettivo con i figli, “Ho bisogno di avere con loro un contatto fisico, continuo. Li abbraccio, li accarezzo. Ora sanno anche che ho assoldato degli investigatori per farli seguire. Ritenevo importante prevenire invece che curare. Mi interessava molto sapere che vita avessero. Poi mi sono sentito in colpa, perché ho avuto la fortuna di avere proprio due ragazzi per bene. Abbiamo avuto modo di parlarne, di approfondire”.
Sulla sua attività di agente, iniziata molti anni fa in rai con Mario Maffucci, Presta racconta, “Mi sono fatto apprezzare dai miei assistiti, con loro ho bisogno di confrontarmi, di non avere segreti, di avere un rapporto passionale, affettuoso. Piano piano la vita mi ha regalato tante gioie e qualche piccola delusione. Se tu sei sempre te stesso e cerchi di essere sempre in pace con te stesso, alla fine il risultato paga, la gente conosce il tuo stile, sa che sei una persona seria e affidabile e non vivi di mode del momento. Io non ho mai avuto ragazzi usciti da reality, cose di questo genere, se non quando poi erano già affermati o li ho aiutati a diventare degli affermati professionisti. Io non ho artisti che fanno serate in discoteca, io rappresento personalmente professionisti che quando vanno in scena stanno facendo una prestazione artistica. Non sono seduti su un divanetto a scattare dei selfie”.
Sul rapporto con la moglie, Paola Perego: “Spesso e volentieri ha pagato colpe non sue. Non potendo attaccare me attaccavano lei, pensando di ferirmi nella parte più debole del mio lato, il lato aperto, il fronte aperto. L’ha sempre vissuta con assoluta serenità, qualche volta si è arrabbiata e l’ha detto. Ma sul piatto della bilancia ci sono anni di rapporto che valevano la pena rispetto alle cattiverie che può subire nel nostro lavoro”.
Aggiungi Commento