Iva Zanicchi intervistata dall’Adnkronos
“Io lo dico: se mi avesse chiamato ci sarei andata volentieri, non faccio come la volpe quando non arriva all’uva. Ma Baglioni non mi ha chiamata, lui è il padrone e può fare quello che vuole, e ha fatto le sue scelte. D’altronde, non è che si possano chiamare tutti, no?”. Così Iva Zanicchi, raggiunta telefonicamente dall’Adnkronos prima del suo arrivo a Sanremo, commenta la sua mancata partecipazione -sia in qualità di ospite che di concorrente- alla 69ma edizione della kermesse.
Ospite questa sera al Gala della Stampa, presso il Casinò Municipale di Sanremo, ‘l’aquila di Ligonchio’ riceverà il Premio Numeri Uno- Città di Sanremo, ma non calcherà il palco dell’Ariston, e “ma non voglio essere polemica”, sottolinea, la cosa le dispiace parecchio. “Io amo Sanremo, sono nata lì, amo il festival e quest’anno sono 50 che l’ho vinto con ‘Zingara’. È ovvio che mi dispiaccia non essere sul palco”.
E sulla scelta delle canzoni in gara, l’Iva nazionale lancia un’altra stoccata al direttore artistico: “Poteva essere più attento anche nella scelta -dice- penso ad esempio a ‘Caramelle’, bellissima canzone (il brano escluso dalla competizione di Pierdavide Carone e i Dear Jack, ndr): o Baglioni è sordo o è un genio e questo è un festival che rimarrà nella storia, perché significa che gli altri brani sono tutti superiori”.
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