Lilli Gruber senza peli sulla lingua in un’intervista rilasciata a ‘Oggi’:
Nell’intervista esclusiva pubblicata sul settimanale ‘Oggi’, parla senza peli sulla lingua della sua relazione con i partiti, la politica e il potere. Eccone un estratto:
«Se fossi stata una donna di potere, probabilmente avrei fatto una carriera di potere all’interno della Rai, cosa che non è successa. E sa perché? Non mi piacevano le regole e le modalità con le quali si poteva andare al potere: per ottenere certi incarichi era necessario appartenere a partiti o a gruppi di interesse. Oggi sento di contare più di ieri: ho sessant’anni, trentacinque di professione, un percorso lineare e trasparente, ho sempre lavorato tanto e molto volentieri. Ho un’etica del lavoro prepotente, quasi protestante: questa è stata e sarà la mia forza, il mio unico potere».
Alla domanda se non prenda il suo ruolo troppo sul serio, Lilli Gruber risponde:
«Il giornalista ha un alto tasso di responsabilità… Diffido di chi non ha la consapevolezza di quanto sia delicato il nostro mestiere: siamo traduttori di realtà molto complesse, ci rivolgiamo a un pubblico vasto, dobbiamo stare attenti a quello che diciamo e a cosa scriviamo».
Infine, così Lilli Gruber spiega la sua lontananza dai social network:
«Un giornalista non dovrebbe raccontare sui social il proprio privato. Mi fanno paura le persone che riversano sui social gli aspetti intimi della loro vita. È una cosa oscena».
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