Barbara D’Urso ha rilasciato una intervista ai microfoni di Leggo.it. Ve la proponiamo:
«Mi ha fatto un effetto pazzesco. Meraviglioso. È come se non l’avessi mai mollato. È stato magico. Come rimontare a cavallo dopo tanti anni e andare subito al galoppo».
È una serie ancora al passo coi tempi?
«Io sono assolutamente pazza di felicità per il messaggio che la Dottoressa Giò sta portando: lotta per fare in modo che negli ospedali italiani ci sia un centro per le donne che subiscono violenza, le quali spesso arrivano in ospedale traumatizzate, i medici non possono fare nulla e sono costretti a dimetterle».
È più facile essere Barbara d’Urso o la Dottoressa Giò?
«Si sovrappongono. La mia intuizione è stata quella di aver portato le mie tematiche anche lì. Nella puntata di domenica sera c’è stato un caso di una ragazzina che veniva molestata dallo zio. Come vent’anni fa ci fu un caso di pedofilia e due bambine, guardando proprio la Dottoressa Giò, trovarono il coraggio di raccontarlo alla mamma e il soggetto in questione fu denunciato. Se la serie servisse anche soltanto a una bambina a riconoscere che quelle attenzioni fanno del male sarei felicissima. Perché le molestie in famiglia sono fatti gravi che nessuno ha il coraggio di denunciare. Bambine che subiscono dal nonno, crescono e non hanno poi la forza di spiegarlo e proteggere i propri figli. Quindi bisogna parlarne. La Dottoressa Giò deve far riflettere. Se soltanto una ragazzina dovesse dire: ma sai che lo zio fa questo anche a me, io ho super vinto!».
Dunque, che cosa bisogna fare?
«Parlarne. Parlarne. Parlarne. Parlarne. Parlarne. Sensibilizzare. Io sono dieci anni che dico: chi ti picchia non ti ama. E sono parecchi anni che mi batto per le telecamere negli asili nido e nelle case di cura. E a forza di parlarne ci riuscirò».
Che cosa pensa del Movimento #Metoo?
«Non mi ha particolarmente affascinato. Ci sono state delle cose che mi sono piaciute, altre no. Io vado avanti con le mie battaglie. Diciamo che non lo sento mio. Lottare contro la violenza delle donne è sacrosanto, io faccio il mio piccolo movimento nel quotidiano da dieci anni. Nella Dottoressa Giò c’è anche l’argomento dell’omosessualità. In una delle prossime puntate ci sarà il caso di una coppia lesbica».
Visti i suoi ascolti in tutti i programmi che la vedono protagonista all’entrata di Cologno le hanno fatto un busto?
«Ahahah. Mi trattano bene. Mi sento molto abbracciata».
Che cosa farà prossimamente in prima serata?
«Il programma lo sto ancora scrivendo. È una specie di Domenica Live molto ampliata con dinamiche diverse. Stiamo in ritardo, non c’è neanche lo studio. Partiamo a metà febbraio. Io sono abituata a fare le cose così, all’ultimo momento. Con il Grande Fratello ho fatto tutto quindici giorni prima».
Rifarà pure il Grande Fratello?
«Sì, a metà aprile. Per non farmi mancare niente. Mi hanno chiesto pure di tornare a fare Domenica Live dalle 14 e non dalle 17 come da qualche settimana. Tutte e cinque le ore! Ho risposto: ragazzi, devo trovare il tempo per scrivere il nuovo programma».
Ma allora è vero che vive nel camerino di Cologno…
«Mica dico bugie».
Con Mara Venier come va?
«Per quanto mi riguarda va benissimo. Io non ho guerre né inimicizie. Vivo nel mio magico mondo, come Amelie. Mi mancano solo i nani».
E se a Viale Mazzini la chiamassero per condurre Domenica In?
«A Mediaset non mi farebbero mai andare in Rai. Mi tengono incatenata. Sono felicemente incatenata. Mi scateneranno prima o poi per un Festival di Sanremo, perché mi dovranno scatenare…».
Ah, però! Qui c’è la notizia…
«Prima o poi mi vedrete a Sanremo. Seguo con molto amore Baglioni».
Che cosa pensa della polemica con Salvini?
«Sono due anfitrioni quindi può esserci zuffa, sono due artisti perché anche Salvini è un artista, essendo un grande comunicatore».
Le piace intervistare i politici?
«Moltissimo. Domenica vi farò un’altra sorpresa. Con un big».
Chi è?
«Non posso dirlo. Con grande soddisfazione dico che tutti i politici sono strafelici di venire a Domenica Live».
I suoi conduttori Rai preferiti?
«Bianca Berlinguer. La stimo molto. E so che anche lei mi stima. Mi piace Carlo Conti, mi piaceva molto Fabrizio Frizzi».
Gelosa del successo della De Filippi?
«Ma che scherziamo! Io e Maria siamo felici dei nostri ascolti. Ci telefoniamo, ci scriviamo, ci complimentiamo a vicenda».
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