Vasco Rossi difende il figlio imputato:
«La verità non ha bisogno mai di scuse. E anche mio figlio sono sicuro che non dovrà chiedere scusa: lui è innocente, come dimostrerà nel processo. Ho completa fiducia nella magistratura». Così Vasco Rossi, attraverso il suo legale, difende il figlio imputato. Il Blasco si è ispirato ad una frase della sua ultima canzone, «La Verità». Martedì 15 gennaio è cominciato il dibattimento dove Rossi junior, 33 anni, è accusato di lesioni e omissione di soccorso per un incidente avvenuto nel settembre del 2016 alla Balduina.
Come riporta ‘corriere.it’, “nel processo è imputato anche Simone Spadano, 33 anni, amico di Davide, accusato di favoreggiamento. Del parere del cantante non è stata chiesta l’acquisizione al giudice, perché le parole di Vasco sono, prima di ogni altra cosa, quelle di un padre che intende manifestare quanto creda nella versione del figlio.
Una fiducia cieca mostrata in un momento difficile come lo è stata l’odierna giornata. Nell’udienza di questa mattina accusa e difesa si sono limitati a chiedere al giudice l’ammissione delle testimonianze necessarie a ricostruire quanto accaduto due anni fa. La prossima udienza è fissata per il 15 maggio. Questa in breve è la sintesi del controverso episodio.
La notte del 16 settembre del 2016, un Audi procede a velocità sostenuta su via Elio Donato. La strada incrocia via Duccio Garimberti. Quest’ultima ha la precedenza. Chi è alla guida dell’Audi non rispetta i limiti di velocità e oltrepassa lo stop finendo contro una Panda con a bordo due ragazze – la guidatrice Francesca Morelli, 22 anni e l’amica Rosella Nicoletti, 20 anni- che rimangono ferite.
Nell’Audi ci sono Davide Rossi, Virginie Marsan e Simone Spadano. Ora secondo la procura a guidare l’auto è Rossi junior che però scappa dal luogo dell’impatto, lasciando sul posto l’amico con uno scopo preciso: far ricadere su di lui tutta la colpa dello scontro con le due ragazze. A confermare questa versione sono entrambe le donne.
Negano questa ricostruzione i due imputati, Rossi e Spadano, difeso dall’avvocato Fabrizio Consiglio. Quest’ultimo sostiene di essere stato lui a guidare, e di aver poi chiesto proprio per questo motivo alle ragazza di fare il cid. A sostenere questa ipotesi sarà la Marsan, che stava nel posto di dietro insieme a Rossi. La donna è stata citata come testimone. La difesa di Davide ha presentato una denuncia per calunnia contro le due giovani.
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