Raffaella Carrà in un’intervista a Liberi Tutti del Corriere della Sera
Raffaella Carrà ha rilasciato un’intervista a Maria Volpe per Liberi Tutti del Corriere della Sera in cui ha parlato soprattutto della sua vita privata. La Carrà, 75 anni portati benissimo è riuscita nel corso della sua carriere a coniugare gli opposti, capace di dare scandalo col Tuca Tuca e nel contempo di incarnare l’ immagine rassicurante della casalinga della porta accanto. Icona gay, amata dagli omosessuali e nel contempo rappresenta la famiglia tradizionale italiana. Ha sempre avuto una bellezza maliziosa e trasgressiva, ma le donne non l’ hanno mai vissuta come aggressiva e troppo sexy. Ha un grande successo ma non è diva. E’ vicina alla gente ma si concede poco a interviste e ospitate.
E’ ricomparsa di recente con un doppio album – un cd natalizio e un cd con tutti i suoi grandi successi e nel videoclip di un brano del cd ha voluto ci fosse, tra le famiglie, anche una omosessuale, “È vero, ho chiesto io di avere una famiglia omosessuale tra le varie famiglie del video, perché ormai è nelle cose, è la normalità ed è giusto che sia così”.
Da sempre la Carrà è un’ icona gay, “Ho cominciato a capire il mondo gay durante la prima Canzonissima . Ricevevo lettere da ragazzi gay che non si sentivano accettati specialmente in famiglia. E mi sono chiesta: possibile che esista questo gap tra genitori e figli? Poi nel mondo dello spettacolo ci sono tante persone omosessuali e così sono diventata icona gay mio malgrado. Da anni mi chiedevano di prendere parte alle sfilate per l’ orgoglio gay e così l’ anno scorso sono andata a Madrid alla giornata mondiale del Gay Pride e li ho beccati tutti in una volta”.
La storia d’amore con Gianni Boncompagni è stata fondamentale per lei e durata tantissimi anni, “Ci siamo conosciuti perché mi chiese di fare un’ intervista all’ alba sulle scale di Piazza di Spagna… curioso, mi dissi. La facemmo e lo trovai un po’ matto, ma simpatico. Ci siamo rivisti, ma solo dopo un anno ci siamo messi insieme. È stato un connubio fantastico e di successi musicali insperati. Ma la lontananza è stata fatale: per via dei concerti in molte parti del mondo siamo stati obbligati a stare distanti per lunghi periodi, e questo alla fine ha fatto sì che l’amore si trasformasse in un affetto fino all’ ultimo giorno della sua vita”.
L’altro suo compagno di vita è Sergio Japino, “Con Sergio è stato diverso. Siamo sempre insieme perché l’ amore può cambiare, ma non muore”.
Nella vita di Raffaella Carrà è mancato solo l’arrivo di un figlio, “Ho due nipoti verso i quali ho un sentimento paterno: ho perso prematuramente l’ unico fratello che ho avuto e mi occupo di loro quotidianamente. Li adoro”.
La Carrà ha interpretato bravi di grandissimo successo, alcuni canzoni sono state anche arrangiate da dj e riproposte, “A far l’ amore comincia tu non l’ ho capita subito, ma è quella che ha venduto di più in assoluto. Ha avuto un grande successo nella versione di Bob Sinclair: nel film La grande bellezza ci sono ben dieci minuti di quella canzone e quando il film ha vinto l’ Oscar ero gonfia come un pavone. Era un po’ come se lo avessi vinto anche io”.
La Carrà da un pò è lontana dalla tv, ma non ne sente nostalgia, “Sto bene anche fuori dal piccolo schermo: ho tante cose da fare, non mi annoio mai, ho la mia famiglia, i viaggi; ma anche perché oggi in tv si fa tutto troppo velocemente: non puoi chiamare un ospite oggi per averlo stasera, devi lavorarci almeno due o tre giorni”.
Un programma a cui resta legatissima è Carramba, “Moltissimo e tra l’ altro nel periodo natalizio abbiamo realizzato carrambate meravigliose.Abbiamo riunito famiglie che non si vedevano da 50 anni. Qualcuno ha tentato di mettere in giro la voce che era tutto falso, ma invece abbiamo sempre dimostrato che era tutto vero. E io ci tengo moltissimo ancora oggi a dire che quelle storie erano verissime, nulla di costruito”.
Aggiungi Commento