Reddito di cittadinanza, al via il countdown del governo giallo-verde:
Tra l’8 gennaio e il 15 gennaio partirà il countdown del governo giallo-verde per attuare il reddito di cittadinanza. Da quel momento ci saranno quattro mesi per mettere in moto la radicale ristrutturazione dei centri per l’impiego voluta dal vicepremier Luigi Di Maio. Sì, perché a differenza del Rei, il reddito di inclusione varato dal governo Gentiloni, il reddito di cittadinanza non sarà una misura legata al disagio sociale, ma alla ricerca attiva del lavoro.
A fare una previsione sui tempi e le modalità di attuazione del reddito di cittadinanza è il “Fatto quotidiano” secondo il quale la prima mensilità verrà erogata un mese esatto prima delle elezioni europee, la seconda il giorno dopo la data la presunta data delle urne (si voterà tra il 23 e il 26 maggio). Per arrivare in tempo a questo traguardo, però, il governo deve “correre” e varare il decreto legge entro l’8 gennaio, al più tardi il 15, in modo tale da consentire la presentazione delle domande dall’1 marzo.
E proprio sul ruolo delle imprese è in corso un braccio di ferro tra M5s e Lega. Attraverso il sottosegretario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Armando Siri, il partito guidato da Salvini vorrebbe infatti, “girare” il reddito di cittadinanza alle imprese che scelgono di assumere lavoratori meno qualificati e si fanno carico della loro formazione. Ma i Cinque stelle rifiutano tale proposta e la bollano come “caporalato”. I leghisti sono contrari soprattutto all’erogazione di un sussidio identico tra Nord e Sud (dove l’assegno potrebbe non essere visto come un incentivo alla ricerca attiva di lavoro, ma come una misura puramente assistenziale) e hanno in mente il modello della Lombardia, regione nella quale viene erogato il “Reddito di autonomia”. Quest’ultimo è un aiuto che copre diverse aree, dal bonus bebè ai ticket sanitari, dal Progetto di inserimento lavorativo al bonus famiglie. Per modificare il decreto legge, la Lega però potrebbe intervenire non in sede di Consiglio dei ministri, ma aspettare che il provvedimento arrivi in Parlamento per la conversione. Il duello è quindi posticipato di almeno un mese.
Come presentare la domanda per il reddito di cittadinanza – Chi vorrà chiedere il sussidio dovrà presentare richiesta su un portale web dedicato attraverso gli uffici postali. A valutare i requisiti sarà però, l’Inps. Per quanti supereranno il vaglio, il primo assegno arriverà il 27 aprile, in ogni caso sempre nello stesso giorno in cui di solito vengono pagati gli stipendi. Rimane un elemento più volte ribadito dal M5s: dopo tre rifiuti di offerte di lavoro, il reddito di cittadinanza viene annullato, anche se probabilmente verranno fissati dei requisiti geografici sulla distanza massima tra impiego e luogo di residenza.
Cosa cambia nei centri per l’impiego – Per riformare dalle fondamenta i malfunzionanti centri per l’impiego saranno assunte quasi 4mila persone, di cui 3mila subito. Andranno a lavorare per Anpal, l’Agenzia per le politiche attive del lavoro, che sarà il cervellone che coordinerà i diversi passaggi del reddito di cittadinanza. I neo assunti saranno laureati con competenze sulle politiche attive che svolgeranno il ruolo di “navigator”. Il loro principale compito sarà quello di scovare imprese disposte a scommettere sui centri per l’impiego e non recruiting usati finora, canali a cui si rinuncia.
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