Costantino Vitagliano ospite di Rivelo
Costantino Vitagliano è stato ospite di Rivelo, condotto da Lorella Boccia sui Real Time ed ha parlato a tutto tondo della sua vita. A partire dalla grandissima popolarità acquisita partecipando ad Uomini e Donne di Maria De Filippi, “Sono stati anni d’oro. Questo mi ha dato la possibilità di vivere il mio sogno. In quel periodo stavo realizzando i miei sogni, io volavo, non è che ero montato. Sapevo che potevo fare qualsiasi cosa, facevo Costantino, un ragazzo di periferia che sperava di essere lì sopra, poi un giorno mi ci sono trovato. Io sono stato sulla cresta dell’onda per dieci anni, significa che ho saputo dare qualcosa che altri non sono riusciti a dare”.
All’apice del successo Costantino iniziò a soffrire di attacchi di panico che lo allontanarono da tutti, “Io mi sono allontanato da tutti, avevo gli attacchi di panico, ad un certo punto odiavo essere Costantino. Avevo i fotografi che mi inseguivano ovunque. Per strada non era la fotografia, ma strapparti la maglietta di dosso. Sono stato vittima di me stesso. Ricevevo lettere minatorie, lettere di morte. Tutte le persone di successo subiscono l’invidia. Io ero l’emblema di un’agenzia, di un periodo, ero desiderato da uomini e donne. Una volta sono arrivati degli avvocati in un ufficio perché una donna voleva avere un figlio da me senza fare l’amore ma avendo il mio seme. Mi chiesero di vendere il mio seme. Io non l’ho fatto. Mi facevano delle offerte importanti, 40, 50mila euro”.
Costantino ha avuto parole anche per Fabrizio Corona che iniziò, come lui, alla corte dell’agente Lele Mora, “Nell’agenzia di Lele Mora non ero io il suo preferito, Corona lo era. Tra noi due non c’è mai stata rivalità, era Corona che urlava sotto casa mia di essere il nuovo Costantino. Tra di loro c’era un rapporto diverso”.
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