Ridotto in schiavitù dai vicini ad Acilia, Roma:
Avevano costretto il vicino di 73 anni a consegnarli la pensione e a chiedere l’elemosina. Per questo motivo i carabinieri di Acilia (Roma) hanno arrestato una 61enne con l’accusa di riduzione in schiavitù aggravata in concorso con il marito 64enne, che è stato denunciato a piede libero. I due minacciavano il 73enne di fargli perdere la titolarità del suo appartamento. Le indagini sono partite dopo che i militari hanno visto l’uomo chiedere denaro in strada.
La coppia di romani in passato aveva anche ricevuto aiuto economico dall’anziano che, suo malgrado, era caduto in un’infida trappola architettata da quelli che si erano presentati come suoi amici. Invece quell’aiuto era stato l’inizio di continue pretese e minacce. La coppia lo aveva costretto a chiedere l’elemosina davanti a una farmacia, le cui somme venivano ritirate giornalmente dai due coniugi.
I carabinieri stanno prestando un’attenzione particolare per la tutela delle vittime vulnerabili, in particolare gli anziani, per il piano “Natale Sicuro”, e dopo aver avuto segnalazioni sulla situazione di sottomissione, hanno avviato una serie appostamenti nei pressi della farmacia per verificare e documentare le vessazioni imposte dai due al povero pensionato.
Nel corso di una consegna di denaro da parte del 73enne alla donna, i militari sono entrati in azione fermando la 61enne e il 64enne e portando tutti in caserma. Dopo un’iniziale reticenza nel raccontare la vicenda, per paura di ritorsioni, il 73enne, rincuorato dai carabinieri, ha denunciato la vicenda. Con l’arresto della donna e la denuncia del marito l’incubo si è quindi concluso.
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