Valeria Golino ha parlato nel corso della trasmissione radiofonica “I Lunatici” in onda Rai Radio2:
Valeria Golino ha parlato del suo ultimo film, Euforia: “Nel complesso è stato accolto bene sia da cinefili che dal pubblico. Scamarcio e Mastandrea insieme si potenziano. Sono due attori magnifici e dirigerli è stato quasi sempre bello. Qualche volta quando facevano i discoli ed ho dovuto fare la regista. Si sono molto divertiti sul set e anche io con loro”.
Sul #metoo: “Questo movimento a qualcosa sta servendo, forse nel campo del lavoro. Penso che il fatto che se ne parli molto sia importante. Che si parli dell’uguaglianza cui tutte le donne aspirano nel mondo del lavoro. Poi ci sono tanti argomenti, alcuni dei quali sono più difficili sia da legiferare che da affrontare. Forse sono state dette anche molte sciocchezze e sono state prese delle decisioni azzardate. Era inevitabile che succedesse, i cambiamenti nella società avvengono anche facendo degli sbagli, anche a scapito di tante persone. Ci sono state anche delle esagerazioni, nel costume quotidiano si è stati un po’ troppo giustizialisti”.
In questi giorni ricorrono i 30 anni di Rain Man: “E’ ancora un film che si lascia guardare, non è così datato come altre pellicole, che magari invecchiano prima. Lui regge. Io ero giovane, quasi piccola direi. Non me ne accorgevo all’epoca di essere così piccola. Rivedendomi mi faccio quasi tenerezza. Ma dove credevo di andare, questo mi viene da chiedermi. Da giovane attrice ero un po’ cialtrona, ero l’unica cialtrona su quel set su cui erano tutti preparatissimi, bravissimi, disciplinatissimi.
E poi Valeria Golino su Tom Cruise, aggiunge: “Un po’ quel film mi ha insegnato che questo lavoro non è solo istinto e inconsapevolezza. Ho iniziato da lì in poi ad essere più seria nelle mie scelte. In questo senso mi è servito, è stato pedagogico. Tom Cruise? Mi portava dei regalini, dei bigliettini sul set, era galante, gentile, ma non mi corteggiava, non ci stava provando. Era sposato, sembrava innamorato di sua moglie anche se poi dopo meno di un anno hanno divorziato. Con me era gentile, dolce, affettuoso, per niente marpione. Poi era un ragazzo di 26 anni, bello come il sole, anche se fosse stato un marpione forse non ci sarebbe stato nulla tra di noi. E comunque non l’avrei denunciato perché non sarebbe stato un fastidio…”
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