Mara Carfagna in un’intervista esclusiva al settimanale Oggi
Mara Carfagna ha rilasciato un’intervista esclusiva al settimanale Oggi in cui racconta tutto l’impegno speso per far dimenticare la sua bellezza e dare un’immagine di sé più vicina possibile al ruolo che ricopre. Da star consumata (questa volta della politica), non si concede ai talk, non siede accanto a sovranisti arrabbiati o intellettuali polemici, non rilascia dichiarazioni “volanti” ai cronisti che presidiano Montecitorio. Secchiona, puntigliosa e precisina, assai appassionata, come nella campagna contro la violenza sulle donne che sta promuovendo in queste settimane. Di se stessa racconta a Oggi: “Conosco la fama di maestrina che mi precede, ma commetto errori e sono attraversata da dubbi e incertezze”.
Mara Carfagna per sua scelta non appare quasi mai nei talk in tv, “Faccio politica e mi sono data delle regole, come quella di non essere mai sovraesposta. Penso che un politico debba andare in tv se ha qualcosa da dire ai cittadini e agli elettori. Purtroppo molti talk show si sono trasformati in vere e proprie arene dove prevalere la propria voce. Non mi presto a questo gioco e per fortuna non soffro di ansia da visibilità”.
Eppure gli esordi della Carfagna sono stati proprio in tv, “La tv è stata una bella esperienza. La Domenica del Villaggio mi ha dato la possibilità di conoscere arte, storia, cultura di un’infinità di piccoli e grandi comuni del mio Paese. Però ammetto che, se avessi potuto, avrei scelto molto prima di avvicinarmi alla politica”.
Quando nel Governo Berlusconi fu scelta per il Ministero delle Pari Opportunità, un quotidiano tedesco la definì La ministra più bella del mondo, “Non mi ha offeso quel titolo ma mi ha fatto capire che da lì in avanti la mia sfida sarebbe stata quella di dimostrare di essere brava e competente”.
La Carfagna, da sempre in Forza Italia, commenta anche le critiche che spesso sono state mosse verso alcune scelte di Silvio Berlusconi, “Mi guardo bene dal dover fare i conti con gli atteggiamenti del Berlusconi privato, il mio ruolo mi impone di dare la mia opinione, se richiesta, sul suo ruolo pubblico. Le posso dire, in tutta sincerità, che sono fiera di aver fatto parte di un governo che per la questione femminile ha fatto più di ogni altro. Quel governo era guidato da Berlusconi. Si possono apprezzare o meno alcune sue battute ma sta di fatto che sui diritti delle donne, quando ero suo ministro, mi ha lasciato lavorare in totale autonomia non facendomi mai mancare apprezzamento e sostegno”.
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