Il Corriere della Sera riporta le voci sull’esito della perizia dell’Università di Padova
Il professor Domenico Corrado dell’Università di Padova ha consegnato le conclusioni della sua perizia, relativa alla morte di Astori, alla Procura di Firenze. Il pm Giuseppe Creazzo, aveva richiesto la perizia del medico legale per appurare se il calciatore poteva essere salvato.
Il Corriere della Sera riporta le voci che corrono sull’esito della perizia del professor Corrado, la patologia che ha colpito Astori fino a portarlo alla morte, è stata accellerazione dei battiti dovuta a cardiomiopatia aritmogena, la stessa malattia che aveva ucciso antri giocatori sul campo, da Morosini e Puerta a Dell’Aglio, nuotatore 24enne, stroncato lo scorso agosto durante un allenamento in palestra.
Un killer silenzioso. Astori sarebbe rientrato in quel 20% di persone in cui la malattia si annida senza lasciare traccia. Il procuratore Giuseppe Creazzo aveva posto un quesito preciso, chiedendo se ci si potesse accorgere di quella malattia e se, quindi, poteva essere curata. A quanto racconta il Corriere della Sera, una certezza su eventuali responsabilità non ci sarebbe, ma a Padova, capofila nello studio della cardiomiopatia aritmogena, sono stati analizzati 800 casi di morte improvvisa di giovani sotto i 35 anni, 100 dei quali atleti (l’attività sportiva moltiplica per cinque il rischio di morte). Si tratta di una malattia silenziosa e invisibile, in grado spesso di nascondersi agli esami più attenti di oggi. Non tutto infatti è ancora noto per questa patologia.
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